Smurra su BH: «Insistere sul dialogo per non perdere l'investimento senza impatto ambientale»
«Siamo pronti a lavorare insieme per garantire che questo progetto sia non solo un successo economico per Baker Hughes, ma anche un modello di sostenibilità e di sviluppo per la nostra area»
CORIGLIANO-ROSSANO – «Siamo di fronte a una delle più grandi opportunità per lo sviluppo economico e occupazionale del nostro territorio e dell’intera regione. Non possiamo permetterci di sprecarla assecondando approcci negativi ed arroccati su preconcetti o, peggio, su improbabili derive ideologiche». È quanto spiega Mario Smurra, presidente nazionale dell’Ente di Patronato e di Assistenza Sociale (EPAS) e vice segretario nazionale della Federazione Nazionale Agricoltura (FNA), sottolineando l'importanza di «non sottovalutare in nessun modo l’evidente potenziale positivo derivante dall'investimento di Nuovo Pignone Baker Hughes nel Porto di Corigliano-Rossano».
«Sono sempre comprensibili e legittime – va avanti - le preoccupazioni relative alla salvaguardia dell'ambiente e della salute pubblica. Bisogna, tuttavia, essere consapevoli del fatto di essere difronte ad un piano industriale che non solo limita al minimo l’impatto sull’ambiente ma che genera un ritorno di investimento che potrebbe innescare un virtuoso processo di sviluppo economico e occupazionale. Ecco perché è necessario, oggi, farsi tutti promotori di un dialogo che sia costruttivo e sereno con Nuovo Pignone BH, basato sulla fiducia reciproca e sul rispetto delle normative ambientali e sociali. In questo contesto – precisa il Presidente nazionale di EPAS – sarebbe utile guardare alle esperienze che funzionano e a tutti quei treni che questo territorio non può più permettersi di veder solo passare, osservandoli da spettatore alla finestra o, peggio, rinchiudendosi in improbabili torri d’avorio, ritenendosi sempre migliore di altri».
«Come si fa a dire di no senza adeguate motivazioni – osserva - ad un investimento da 60 milioni di euro, che prevede la creazione di 200 posti di lavoro diretti e rappresenterebbe una possibilità salvifica oggi per molte famiglie e per la comunità nel suo insieme? Non è sostenibile che anche questa epocale occasione sfugga dalla nostra storia. Da qui l’invito alle istituzioni, ai partiti e alle parti sociali affinché partecipino attivamente e responsabilmente a questo processo decisionale che deve essere informato e trasparente, assicurando che il futuro del porto di Corigliano-Rossano, nel rispetto delle funzioni turistiche e pescherecce, non escluda a priori anche la normalissima funzione industriale, così come del resto avviene in tutte le analoghe infrastrutture d’Italia e d’Europa».
«Siamo pronti – conclude Mario Smurra – a lavorare insieme per garantire che questo progetto sia non solo un successo economico per Baker Hughes, ma anche un modello di sostenibilità e di sviluppo per la nostra area».