Polemica sulle passerelle per disabili: «Sulle spiagge di Co-Ro pedane per raccogliere angurie?»
È l'appello della “Rete Italiana Disabili” all'Ente Comunale: «Ascoltiamo e leggiamo, da anni, solo chiacchere, da parte di questa amministrazione ottusa sulla tutela e i diritti delle persone speciali/fragili. Non ha fatto nulla»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Ascoltiamo e leggiamo, ormai da anni, chiacchere, e solo chiacchere, da parte di questa Amministrazione comunale ottusa sulla tutela e i diritti delle persone speciali/fragili. Tuttavia, ad oggi l’amministrazione comunale nei confronti delle persone speciali/fragili. Non ha fatto nulla».
Lo si legge in una nota stampa di Rete Italiana Disabili Corigliano Rossano, che così continua: «Oggi, 27 giugno, ci chiediamo: che fine hanno fatto le passerelle sulla spiaggia per le persone speciali/fragili? E’ doveroso da parte del sottoscritto Carmine Noè Presidente della Rete Italiana disabili Regione Calabria, ritornare su questa problematica delle passerelle. Perché in una comunità sana e civile le spiagge vengono rese accessibili già dal mese di aprile, tenuto conto della alte temperature degli ultimi giorni è un nostro sacrosanto diritto accedere dignitosamente al mare per poter fare un bagno».
«I diritti alle persone speciali, dovrebbero essere atti dovuti - rimarcano - da parte delle preposte Istituzioni nei confronti di quanti vivono giornalmente in situazioni e condizioni di disabilità, è un sacrosanto diritto quello di recarsi al mare e pertanto non una gentile concessione da parte degli attuali governanti, bensì un preciso obbligo di legge al quale la nostra città arriva con inconcepibile ritardo».
«Per questo motivo La rete Italiana disabili, rivendica a gran voce, di avere una figura che rappresenti le persone speciali/fragili, prevedendo la figura del “garante alla disabilità”, scelta che farebbe fare un grande passo in avanti nei confronti delle persone speciali; perché non è possibile che la terza città della Calabria non abbia la presenza di tale figura».
«Le due foto raffigurano le passerelle in legno che, a nostro avviso sembrano “pedane” usate nei campi per raccogliere le angurie. La nostra Amministrazione le definisce “passerelle”, ma tale affermazione è un vero affronto alla nostra intelligenza, ma cosa pensano, noi siamo persone speciali, non stupide, sfidiamo chiunque a portare al mare una persona su una carrozzina e percorrere, prima circa 50 metri sulla sabbia e successivamente le pedane in legno, altra sfida ardua, in quanto presentano spazi tra una e l’altra, cosa evidente nella foto a destra, immaginate le ruote delle carrozzine se si incastrano tra quegli spazi, rischiando di rovesciare la carrozzina. Per quanto sopra, non voglio fare il saputello di turno, ma solo noi persone speciali e i nostri familiari possiamo capire le problematiche che quotidianamente affrontiamo».
«Tuttavia, le passerelle potrebbero essere utili per la causa, ma devono essere idonee per il transito delle carrozzine e installate almeno fino alla battigia, altrimenti me lo potete spiegare come è possibile per noi persone speciali/fragili arrivare in acqua? Parimenti, - aggiungono – che non sono state affrontate evidenti ed annesse problematiche, quali i parcheggi a noi “devoluti” in prossimità degli accessi al mare».
«Per questi motivi, concludo – chiedendo all’Amministrazione comunale, al fine di evitare inutile dispendio di soldi pubblici, di iniziare una fase di reale e proficuo confronto, basata su tutte le tematiche e problematiche che afferiscono il mondo della disabilità, mettendo l’associazione di cui sono Presidente, a disposizione anche per il reperimento risorse (si pensi ai cosiddetti “Peba”) per cercare la risoluzione delle problematiche con le quali siamo costretti a “combattere” giornalmente».