Legambiente Co-Ro, ripulito tratto di spiaggia fra Galderate e Torre Pinta
Sabato 11 maggio si è tenuta l'iniziativa "Spiagge e Fondali Puliti 2024", la storica campagna organizzata da Legambiente e dai suoi circoli che da 34 anni coinvolge migliaia di persone in una mobilitazione collettiva di pulizia di spiagge e arenili. Qui i dati
CORIGLIANO-ROSSANO - «Sabato 11 maggio abbiamo "invaso" una delle nostre spiagge, equipaggiati di pinze raccogli-rifiuti e guanti, per l'iniziativa "Spiagge e Fondali Puliti 2024", la storica campagna organizzata da Legambiente e dai suoi circoli che da 34 anni coinvolge migliaia di persone in una mobilitazione collettiva di pulizia di spiagge e arenili».
Inizia così la nota stampa di Da Evelina Viola, Presidente del circolo Legambiente Corigliano-Rossano, che continua: «"Spiagge Pulite? Pinzaci tu!" è lo slogan scelto per l'edizione 2024, un vero e proprio richiamo alla responsabilità per invitare tutte e tutti a collaborare in prima linea per la rigenerazione dei luoghi marini e costieri e il nostro circolo ha aderito in collaborazione con WWF Corigliano Rossano - Calabria Citra Amici del Liceo Classico San Nilo di Rossano e Approdo Laghi di Sibari - Lega Navale Mirto Crosia e con decine di altri volontari, che nel pomeriggio di ieri hanno raccolto i rifiuti abbandonati sull'arenile del tratto di spiaggia fra Galderate e Torre Pinta».
«Una bella iniziativa che come sempre ci lascia soddisfatti per il lavoro svolto e amareggiati per il materiale trovato. Il marine litter resta una delle principali minacce per mare e spiagge: a due anni dall'entrata in vigore della direttiva europea SUP non si nota ancora un'inversione di tendenza sul ritrovamento dei rifiuti in plastica monouso. Per la prima volta calcolato il Clean Cost Index, il 6,6% delle spiagge monitorate risulta avere un CCI corrispondente ad un giudizio "spiaggia sporca" o "molto sporca" I dati raccolti nella annuale indagine di Legambiente sull'inquinamento di spiagge e arenili dovuto all'abbandono di rifiuti, confermano quanto ancora siano necessarie le campagne di pulizia collettiva, visto il tendenziale aumento dei rifiuti dispersi nell'ambiente legato al consumo di cibo. È sulle abitudini dei frequentatori degli spazi naturali, come anche le spiagge e gli argini di fiumi e laghi, che bisogna continuare a intervenire attraverso attività di informazione e sensibilizzazione e con l'implementazione di servizi di raccolta efficaci per questi contesti più delicati e complicati da raggiungere. Beach Litter e SUP, Classifica rifiuti: Sono 4.589 gli elementi rinvenuti sulle spiagge monitorate che appartengono al gruppo delle reti e attrezzi da pesca e acquacoltura in plastica abbandonati, conquistando così il primo posto di questo specifico materiale. Seguono al secondo posto i mozziconi di sigaretta con 3.338 unità (14,4% del totale, 25% della SUP); le bottiglie e i contenitori di plastica – inclusi tappi e anelli – con 2.661 rifiuti trovati sulle spiagge monitorate dai volontari di Legambiente (11,4% del totale e il 20% della SUP)».
«A seguire le buste di plastica, il 2,4% del totale (4% della SUP). I contenitori in plastica per alimenti il 2,2% del totale rinvenuto (4% degli oggetti SUP) mentre i bicchieri in plastica rappresentano l'1,9% del totale (3% della SUP). Al settore alimentare afferiscono anche posate e piatti di plastica che rappresentano il 2% degli oggetti SUP. I cotton fioc rappresentano l'1,6% del totale dei rifiuti (3% degli oggetti della SUP), mentre le cannucce e gli agitatori per cocktail rappresentano l'1,2% dei rifiuti totali e il 2% degli oggetti della SUP. "Rispetto quindi alla tendenza seguita prima dell'entrata in vigore della Single Use Plastics, nelle tre campagne di monitoraggio successive avvenute nel triennio 2022/23/24, non si nota una significativa riduzione in termini percentuali. Sarà necessario continuare a monitorare l'evoluzione di questa tendenza per capire la reale efficacia delle misure previste dalla direttiva sulla plastica monouso e di conseguenza per intervenire in maniera mirata con azioni di prevenzione e corretta gestione dei rifiuti derivanti da questi prodotti» conclude.