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I liceali di Trebisacce protagonisti del progetto "Ciak: Un processo simulato per evitare un vero processo"

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TREBISACCE - Si è concluso il Progetto “Ciak: Un processo simulato per evitare un vero processo” al quale hanno partecipato gli studenti delle classi II C Liceo delle Scienze Applicate e II D Liceo Linguistico del Polo Liceale “G. Galilei” di Trebisacce, guidato dalla Dirigente Scolastica Elisabetta D’Elia.  

Sabato 25 maggio, dopo una lunga ed accurata preparazione, gli studenti, coordinati e seguiti dalle docenti Francesca Chinnici e Adelina Conte, hanno simulato un processo penale minorile presso il Tribunale di Castrovillari, accompagnati per l’occasione anche dal professor Domenico Gorgoglione. Il progetto “Ciak: un processo simulato per evitare un vero processo” è un percorso di educazione e sensibilizzazione alla legalità ideato dal Presidente Luciano Trovato e promosso dall’Associazione Ciak Formazione & Legalità, attuato in Calabria ed in altre regioni d’Italia, con la collaborazione di diversi Tribunali, ordinari e minorili, delle Camere Minorili e con il prezioso contributo della Fondazione Carical e dell’Associazione Nazionale Magistrati (nazionale e di Catanzaro), Aimmf di Catanzaro e Catania, Callipo Group, che da anni ne condividono il fine educativo. Tale progetto rientra in un percorso di educazione alla cittadinanza attiva che avvicina gli studenti delle scuole al mondo della giustizia minorile. Finalità del progetto è prevenire e analizzare le problematiche giovanili che le nuove generazioni vivono quotidianamente, con la consapevolezza di un ruolo attivo nella promozione della tutela della persona Minore, anche rispetto a comportamenti devianti.

Il progetto ha previsto una fase di formazione rivolta agli studenti, curata dalle docenti referenti Chinnici e Conte e anche da formatori esterni come gli avvocati Francesca Marica e Anna Filice: nel corso delle attività formative sono state affrontate tematiche attuali relative al bullismo, al cyberbullismo e ad altre problematiche di rilevanza sociale. Gli alunni sono stati preparati poi alla simulazione del processo penale minorile il cui copione “Fuori classe” ha riguardato l’uso della violenza a sfondo razzista e la condivisione sulle chat e su Instagram in una serie di scatti in una storia dell’atto di violenza.  Il copione, quindi, ha voluto porre quale elemento principale di riflessione, ancor più del reato stesso, proprio l’esperienza di vita dei minori protagonisti, avendo come obiettivo un aumento di consapevolezza di tutti i partecipanti, attraverso l’educazione alle emozioni, l’analisi delle relazioni interpersonali, la riflessione sui sentimenti di amicizia e rispetto reciproco tra pari, sul significato della tolleranza  nei confronti della diversità.

Gli studenti, in veste di attori, hanno interpretato le figure di giudici, pubblici ministeri, imputati, persone offese e testimoni.  La simulazione, organizzata su iniziativa del Presidente Luciano Trovato e della Presidente dell’Associazione Ciak Formazione & Legalità, Roberta Mallamaci, si è svolta nell’Aula di Giustizia del Tribunale di Castrovillari, alla presenza degli avvocati Anna Filice e Maria Gagliardi che hanno seguito gli allievi nelle varie fasi del processo, permettendo loro di vivere un’esperienza che, coinvolgendoli con la recitazione, ha mirato a fargli comprendere le conseguenze a cui possono andare incontro violando la legge. Da segnalare, inoltre, che è stato indetto un concorso a premi e gli studenti sono stati invitati a progettare e realizzare un prodotto multimediale sulle tematiche affrontate nel corso dell’anno.

La simulazione è stata particolarmente apprezzata dagli avvocati presenti che si sono complimentati con i docenti per le competenze, la puntualità e la responsabilità dimostrate dagli allievi del Polo Liceale di Trebisacce.

Luigia Marra
Autore: Luigia Marra

Mi sono diplomata al Liceo Classico San Nilo di Rossano, conseguo la laurea in Lettere e Beni Culturali e successivamente la magistrale in Filologia Moderna presso Università della Calabria. Amo ascoltare ed osservare attentamente la realtà di tutti i giorni. Molto caotica e confusionaria, ma ricca di storie, avvenimenti e notizie che meritano di essere raccontate.