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Laurea magistrale con lode per un detenuto di Corigliano-Rossano

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CORIGLIANO-ROSSANO - Laurearsi mentre si è in carcere non è solo uno splendido traguardo per il detenuto, ma una vittoria per l'intera comunità, proprio perchè, in questo caso, il carcere dimostra di avere anche una funzione rieducativa e riabilitativa, così come sancisce l'articolo 27 della Costituzione italiana: «La responsabilità penale è personale. L'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva. Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato. Non è ammessa la pena di morte».

La funzione principale della detenzione, infatti, dovrebbe essere proprio quella di trasformare il comportamento del detenuto trasmettendogli un nuovo quadro di valori. Purtroppo molto spesso, nel commentare fatti di cronaca, una parte dell'opinione pubblica augura ai detenuti di «marcire in carcere», in realtà, per il bene dell'intera società, nel carcere si dovrebbero avere molteplici occasioni per "rifiorire".

In questa ottica non può che renderci felici sapere che il 18 marzo nel carcere ci Corigliano-Rossano si è tenuta la discussione della tesi di laurea magistrale di F.R. che ha meritato anche la lode. Docente relatore è stato il professore Stefano Cristante e l'elaborato ha come titolo: "L’Informazione e la comunicazione sulla guerra in Ucraina all'interno di una casa di reclusione italiana: il ruolo della televisione nelle dinamiche relazionali".

F.R ha così conseguito la laurea magistrale in "Sociologia della scrittura giornalistica e della comunicazione online"  presso l'Università del Salento, dipartimento di Studi Umanistici, nel Corso di laurea in "Comunicazione Pubblica, Economia e Istituzionale".

Il padre, la madre, il fratello e due zie hanno potuto assistere, all'interno della casa di reclusione di Ciminata, alla discussione della tesi e hanno così commentato: «Il carcere ci ha fatto vivere un momento che porteremo nel cuore per sempre!»

Al Collegamento ha preso parte anche la professa Marisa Camilla del Giudice, che ha seguito passo passo lo studente F.R. sia nel precedente percorso (Laurea Triennale in altro Istituto di Pena) che in quello recente che lo ha portato a conseguire il Titolo Magistrale. La Professoressa ha rivestito un compito importantissimo: è stato l’anello di congiunzione tra il carcere e l’Ateneo. 

La Commissione della seduta di Laurea (formata dai docenti Maria Vittoria Dell’Anna, presidente della Commissione; Corrado Punzi; Mimmo Pesare; Pietro Luigi Iaia; Francesco Sigona; Luciano Ponzio; Stefano Cristante) si è collegata online con il Carcere di Corigliano-Rossano. Questa è stata la prima laurea magistrale che un detenuto del carcere di Corigliano-Rossano ha conseguito in un ateneo diverso dall'Unical.

Per il traguardo raggiunto si ringraziano «il Direttore della Casa di Reclusione di Rossano, Dott.Luigi Spetrillo, che con grande sensibilità e professionalità, dal primo giorno del suo incarico, sta portando avanti con ottimi risultati il lavoro già iniziato dai suoi predecessori, ed altro ancora; il Comandante della polizia penitenziaria, Dottoressa Elisabetta Ciambriello; gli Agenti di polizia penitenziaria; l’Area trattamentale rieducativa Carcere di Rossano; tutti i volontari per il supporto e la disponibilità nel portare avanti questo progetto di vita e di studio; ODV “Quercia di Mamre” – Presidente Valente Maria (che opera all’interno del Carcere) che ha intrattenuto sin da subito stretti contatti con la Professoressa Marisa Camilla Del Giudice, al fine di accorciare le distanze e favorire una comunicazione istantanea e costruttiva finalizzata al conseguimento dell’obiettivo finale; ACI (Azione Cattolica Italiana) – Prof. Igino Romano (che opera all’interno del Carcere); il Cappellano del Carcere, Don Clemente Caruso. Grazie alla sinergia delle persone che credono nel percorso costruttivo degli studi si può arrivare alla meta. Alle referenti e responsabili della gestione studenti detenuti e rapporti con il Carcere dell’Università del Salento, in ordine temporale: prima la dottoressa Silvia Cazzato e successivamente la dottoressa Paola Martino (che con grande professionalità hanno curato tutta la parte burocratica)».

Tanti professionisti che hanno supportato lo studente in questo suo percorso. Un percorso di rinascita che speriamo possa aiutare F.R. a  rifarsi una vita e reinserirsi nella società in modo costruttivo e integrato.
 

Giusi Grilletta
Autore: Giusi Grilletta

Da sempre impegnata in attività per il prossimo, è curiosa, gentile e sensibile. Laureata in Scienze Umanistiche per la Comunicazione, consegue la magistrale in Teoria e Metodi per la Comunicazione presso l’Università degli Studi di Milano. Consegue una seconda laurea magistrale in Pedagogia per ampliare le sue conoscenze. Ha lavorato presso agenzie di comunicazione (Lenin Montesanto Comunicazione e Lobbing) e editori calabresi (Falco Editore). Si è occupata di elaborare comunicati stampa, gestire pagine social, raccogliere e selezionare articoli per rassegne, correggere bozze e valutare testi inediti. Appassionata di scrittura, partecipa a corsi creativi presso il Giffoni Film Festival e coltiva la sua passione scrivendo ancora oggi racconti (editi Ilfilorosso) che trasforma in audio-racconti pubblicati sul suo canale YouTube. Ama la letteratura, l’arte, il teatro e la cucina.