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Ufficio postale alle fiamme: poteva essere una strage. Arrestato il responsabile - VIDEO

3 minuti di lettura

MANDATORICCIO – Dopo un’incessante attività investigativa iniziata nel cuore della scorsa notte, quando un incendio doloso ha completamente distrutto l’ufficio postale di Mandatoriccio e compromesso seriamente l’intera palazzina che lo ospitava, i Carabinieri della Sezione Operativa del Reparto Territoriale di Corigliano Rossano, con il supporto dei colleghi della Stazione di Mandatoriccio e sotto il coordinamento della Procura di Castrovillari, diretta dal Procuratore Capo Alessandro D’Alessio, hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto un 28enne del posto, ritenuto essere l’esecutore materiale dei gravi delitti ravvisati.       

Le diverse attività investigative poste in essere dagli inquirenti hanno consentito di accertare dei gravi indizi di colpevolezza a carico del soggetto sottoposto a fermo, che durante l’azione delittuosa ha anche riportato delle conseguenze sulla propria persona.

L’azione compiuta è stata posta in essere appiccando l’incendio con un enorme quantitativo di liquido infiammabile, che abbinato all’azione di due bombole di GPL utilizzate per innescare una devastante deflagrazione, poteva avere delle conseguenze tragiche e causare il crollo dell’intera struttura ponendo, pertanto, a repentaglio l’incolumità delle persone che occupavano lo stabile. Un pericolo scampato solo perché le bombole del GPL non sono esplose, per come probabilmente era stato pianificato. L’azione criminale ha comunque portato alla completa distruzione dell’ufficio postale del paese, che era stato recentemente rimesso a nuovo e consegnato alla collettività solo lo scorso 4 dicembre 2023.     

La palazzina di tre piani che ospitava l’ufficio postale è stata seriamente danneggiata, tanto che dopo le verifiche strutturali ne è stata dichiarata l’inagibilità.

Uno scenario apocalittico attuato, ancora una volta, in danno di una comunità, costretta a subire le angherie della criminalità e vedendosi privata dei servizi essenziali.

Rapida, risolutiva e corale è stata la risposta degli «organi istituzionali», che raccogliendo tutti gli elementi di prova, tra i quali devono essere annoverati anche i sistemi di difesa passiva dell’ufficio postale, in meno di 24 ore hanno ricostruito le fasi di quella che, solo per una serie di coincidenze positive, non si è trasformata in una strage. Un esito positivo favorito, pertanto, dalle strumentazioni moderne ed efficienti dell’ufficio postale e dal favore del contesto ambientale, su di cui i militari hanno potuto fare affidamento nelle fasi iniziali, dimostrando come spesso questi elementi si rivelano dirimenti per orientare le investigazioni, anche in quelle attività che apparentemente sembrano più complesse.

L’operazione dei Carabinieri e della Magistratura dimostra come lo Stato ponga in essere una serie di attività volte a tutelare tutte le comunità, anche quelle più piccole e spesso dotate di minori risorse.

Il soggetto sottoposto a fermo di indiziato di delitto, su disposizione della Procura della Repubblica di Castrovillari è stato associato presso la Casa Circondariale di Castrovillari, in attesa di essere sottoposto al vaglio della convalida del GIP.  

Intanto il sindaco chiede la riattivazione della caserma dei Carabinieri

Intanto, a seguito dell'evento delittuoso, il sindaco di Mandatoriccio, Aldo Grispino, torna a chiedere la istituzione di un posto fisso dell'Arma nella comunità mandatoriccese. «Sottratta alla nostra comunità ed all’intero territorio in piena pandemia – ricorda il sindaco – oggi quel presidio può e deve essere riaperto perché risultano oggettivamente superate le condizioni ostative che si erano verificate in quel periodo. Come Amministrazione Comunale – spiega – abbiamo già approvato l’accensione di un mutuo per finanziare anche attraverso la partecipazione ad un bando regionale la ristrutturazione di Palazzo Santa Barbara, sede dell’ex municipio, nel quale allocare la nuova sede della caserma».

«In attesa però di questa nostra iniziativa – scandisce – Mandatoriccio ed il suo hinterland non possono restare senza la presenza preziosissima di un così importante presidio dello Stato e delle forze dell’ordine: o la caserma dei Carabinieri ritorna provvisoriamente nelle sede originaria oppure ci serve un contributo finanziario straordinario ed urgente per dotare di un adeguato sistema di videosorveglianza tutto l’abitato in collina ed alla marina. Perché – dice – non possiamo più continuare in questa situazione».

«Non possiamo vivere nel terrore. Da stanotte – confessa Grispino, provato dall’intero evolversi dell’accaduto da questa notte – sto vedendo ancor più di prima la paura negli occhi dei miei concittadini e questo clima non è sostenibile. Abbiamo bisogno di sicurezza e certezze». Nella giornata odierna lo stesso Primo Cittadino ha avuto modo di confrontarsi con l’assessore regione Gianluca Gallo e con il senatore Ernesto Rapani ai quali ha annunciato l’intenzione di scrivere nei prossimi giorni al Ministro degli Interni ed al sottosegretario Wanda Ferro per chiedere un incontro finalizzato a sostenere la riapertura della Caserma dei Carabinieri, facendo appello sin da ora a fare squadra rispetto a questo obiettivo che deve essere considerato comune.

In mattinata il Sindaco ha incontrato anche il responsabile risorse umane di Poste Italiane Gaetano Cersosimo recatosi presso l’ufficio postale distrutto dalle fiamme al quale ha rappresentato l’esigenza di attivarsi, attraverso la previsione di un container, per evitare ulteriori disagi alla popolazione nella normale fruizione dei fondamentali servizi postali. 

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.