Torna il Covid, al Liceo San Nilo richieste mascherine e tamponi e il Comitato Difesa Minori insorge: «Si genera ansia»
Il segretario generale Liberati chiede al preside Pistoia di fare un passo indietro: «Venga ritirata la circolare e si pensi ad altre soluzioni, come assiduità nelle pulizie, sistemi di aerazione efficienti, sapone nei servizi igienici e controllo della temperatura»
CORIGLIANO-ROSSANO - Bisogna avere un approccio sereno e scientifico nell'interesse unico dei minori, che sono da sempre al centro della nostra attenzione di genitori. Per questo siamo attenti e riflettiamo schiettamente circa provvedimenti come quello diramato dal Dirigente scolastico Professor Antonio Franco Pistoia, dell’Istituto Principale: Istituto di Istruzione Superiore Rossano LS-LC-LA. Prima ancora di proporre l’impiego di dispositivi di protezione individuali e quindi di operare la tutela attraverso dispositivi di protezione collettiva, ci chiediamo se abbia adottato ogni misura per evitare proposte che impattano sul benessere psico fisico degli studenti.
Inizia così la nota stampa del segretario generale del Comitato Difesa Minori, Nico Liberati, che continua: «Nella gestione della pandemia ci hanno abituato ad un'infinità di provvedimenti presi precedentemente, che non avevano alla base alcuna evidenza scientifica. E poiché parlavamo di contrazione delle libertà personali e di temi che sono molto seri nel nostro ordinamento costituzionale, questo non si può replicare. Procediamo allora valutando le scelte che si fanno in base alle cose che sono realmente efficaci - con atti e provvedimenti molto più chiari di quelli fatti in passato».
«Invece che generare ansia, bisognerebbe compensare, attraverso comportamenti virtuosi, la grave carenza di personale scolastico che deriva da una programmazione anomala degli organici e degli spazi messi a disposizione degli studenti. Il fenomeno delle cosiddette “classi pollaio” certamente non aiuta a prevenire e certamente i banchi a rotelle non erano la soluzione per prevenire contagi nelle classi. Assiduità nelle pulizie degli spazi di relazione, sistemi di aerazione efficienti, sapone ed igienizzante messi a disposizione nei servizi igienici e soprattutto controllo della sintomaticità, attraverso i misuratori di temperatura».
«Ci auguriamo che il Professor Pistoia abbia saputo gestire, anche attraverso una valutazione del rischio ognuno di questi aspetti, prima ancora di onerare le famiglie e gli studenti di misure di salvaguardia, come quello dell’utilizzo delle mascherine e dei tamponi, rispetto alle quali la comunità scientifica si è espressa spesso in modo discorde. Non comprendiamo perché il dirigente scolastico si intrometta in scelte che competono alla famiglia e al medico di medicina generale, per questo abbiamo chiesto inoltrato un interpello alla Garante della Salute della Regione Calabria, la Professoressa Anna Maria Stanganelli, e agli Uffici scolastici Regionale e Provinciale, poiché siamo fiduciosi e magari certi che una gestione ragionata e partecipata saprà portare a decisioni più serene, magari anche attraverso il ritiro della circolare Circolare IIS S. Nilo».