47 minuti fa:Impresa storica per il Tennis Club San Paolo di Co-Ro: conquista la D2
4 ore fa:Nel centro storico di Corigliano torna la Processione dell'Addolorata
1 ora fa:Roseto Capo Spulico, al via i lavori nell'Ufficio Postale per il progetto "Polis"
5 ore fa:A 16 anni, Jesse John si conferma tra i migliori al mondo nel getto del peso
2 ore fa:Incendio a scuola a Rossano Scalo, paura al plesso di Monachelle
1 ora fa:Giovani menti verso le stelle: l’Associazione “Space Eagle pronta per la missione Galileo
3 ore fa:Confindustria, ad Oriolo l'appuntamento "A carte scoperte" con i Giovani Imprenditori
3 ore fa:Garante dei diritti della disabilità: a Co-Ro è calato il silenzio... da parte di tutti
2 ore fa:Tarsia affida alla scuola la costruzione della consapevolezza sui patrimoni territoriali
17 minuti fa:Martilotti chiede al prossimo presidente della Regione il varo del "Piano pesca straordinario"

Donne di Calabria: grande evento all’IC di Cariati

2 minuti di lettura

CARIATI - Ieri, presso il Teatro Comunale di Cariati, si è  assistito all'evento ''Donne di Calabria. L'impegno della donna nella nostra società civile'' organizzato dall'Istituto Comprensivo di Cariati e dedicato a Rita Pisano. Al dialogo hanno preso parte i docenti e gli alunni della scuola secondaria di primo grado, la professoressa Agatina Giudiceandrea, figlia di Rita Pisano e dirigente scolastica di Casali del Manco 2 e l'amministrazione comunale.

Presente anche Antonello Giudiceandrea, figlio di Rita Pisano e sindaco di Calopezzati. Rita Pisano fu sindaca di Pedace (oggi Casali del Manco) dal 1966 al 1984, Dirigente del Partito Comunista di Cosenza e tra i componenti della delegazione calabrese che a Parigi nel 1949 prese parte al "Congresso internazionale dei Partigiani della Pace" ove raccontò le lotte sostenute dai contadini calabresi. Picasso - già Presidente di quell'assemblea - ritrasse in suo volto intitolandolo "La jeune fille de Calabre". 

Rita Pisano sfata il mito di donna calabrese negletta, sottomessa e vittima di soprusi alla quale era negato soprattutto l'accesso all'istruzione; istituì infatti la prima biblioteca per le donne, la ''Biblioteca Donne Bruzie''. Sempre coerente e fedele ai suoi ideali, lontana dal trasformismo politico, si batté per la classe lavoratrice e gli sfruttati, contro tutte le ingiustizie sociali e le disuguaglianze, compiendo un duplice processo di emancipazione, sia come donna che come meridionale.

Nell'idea di mondo di Rita Pisano, la nostra Regione non è succube, non si fa trattare da colonia, e ciò è evidente nell'episodio di ''Donne di Calabria'' a lei ispirato. Dopo la sua visione gli alunni hanno posto interessanti domande alla professoressa Agatina Giudiceandrea, generando un emozionante dibattito che fa ben sperare in un loro protagonismo sociale.  

«Mai come in questo momento storico - scrivono le Lamapre - cogliamo l'importanza della partecipazione alla vita politica e sociale, ben oltre i confini della mera partecipazione elettorale. Mai come in questo momento storico cogliamo l'attualità del femminismo espresso da Rita Pisano, che non appartiene soltanto alle donne ma anche agli uomini, parte attiva del cambiamento culturale e sociale che può scardinare la figura femminile da ruoli e valori ''tradizionali'' a cui è relegata non soltanto al Sud. Ricordiamo i tristi fatti di cronaca avvenuti nelle ultime settimane, la violenza dilagante e sistemica di un modello patriarcale ormai radicato e accettato in tutti gli ambienti in cui viviamo, arginabile soltanto tramite l'educazione sentimentale-affettiva e la conoscenza storica e di modelli virtuosi e positivi, quale quella erogata stamane»

Un altro esempio di donna coraggiosa ed eroica è Felicia Bartolotta, mamma del giornalista e attivista Peppino Impastato, ucciso da Cosa nostra. Oggi ricorre il diciannovesimo anniversario dalla sua scomparsa.

Anche lei ha sfatato un mito, quello della donna siciliana che sta zitta; aveva capito - come la folla all'indomani della morte di Giulia Cecchettin - che bisogna ''fare rumore'' non silenzio.  E fece rumore per ventidue anni, contro i depistaggi e le persone che volevano farla tacere, con l'inchiesta chiusa e riaperta più volte grazie anche all'impegno di alcuni compagni di Peppino e del Centro a lui intitolato; arrivò in tribunale ottantaseienne, puntando il dito contro Badalamenti, assassino di suo figlio. E infine vide la giustizia cercata per Peppino: «L'avete resuscitato» - disse. Si spense due anni dopo a compito ultimato, imprimendoci nella mente il ricordo di una donna e madre forte, insegnandoci che non ci sono scusanti, che il male è una scelta anche per lei che ce l'aveva in casa, anche per lei che aveva i parenti mafiosi. E difatti ha scelto il bene.

«È questo patrimonio collettivo di testimonianze - concludono le Lampare - che dobbiamo trasferire ogni giorno ai nostri ragazzi e in tutte le istituzioni, assumendo per primi ''la testa alta e la schiena dritta''. Ci auguriamo un incremento massivo di tali iniziative».

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.