Violenze e minacce, la parola di Aurelio: «La dignità delle persone è intoccabile»
L'intervento del primo cittadino nel giorno in cui la città si è risvegliata con la notizie di un vile atto diffamatorio ai danni dell'ex assessore Nigro. Aurelio ammonisce ma non cita mai il suo ex amministratore
TREBISACCE - «La difesa della dignità della persona deve essere considerato e preservata come un valore intoccabile, non soggetto a condizioni e convenienza, né all’eventuale insorgenza di interessi diversi. Così come abbiamo sempre fatto e dimostrato in ogni circostanza, siamo e saremo sempre a fianco di quanti diventano destinatari di violenza verbale e fisica, da respingere sempre senza se e senza ma, tanto più quando ad esser colpiti sono soggetti che ricoprono ruoli elettivi e di rappresentanza istituzionale».
È quanto dichiara il Sindaco Alex Aurelio sottolineando la condanna dell’Amministrazione Comunale verso tutti quei comportamenti ed azioni incivili che – aggiunge – denigrando l’onorabilità dei singoli e delle istituzioni, di fatto contribuiscono ad alimentare un clima di odio sociale che mina alle fondamenta la serenità dei cittadini, la fiducia nelle autorità e negli organi pubblici, la disaffezione alla politica e la stessa convivenza civile.
Parole chiare, nette, trancianti quelle del primo cittadino che arrivano a chiusura di una giornata particolare per la cittadina jonica che si è risvegliata stamani con la notizia di un vile atto diffamatorio ai danni dell'ex assessore Nigro. Aurelio, però, ammonisce, dice parole sagge, ma nel suo intervento non mai il suo ex amministratore. Dimenticanza? Improbabilme. Probabilmente una scelta comunicativa precisa e studiata a tavolino dal primo cittadino per continuare a tracciare in modo ancora più profondo la linea di demarcazione tra lui e quanti della Maggioranza hanno deciso di staccare la spina all'esecutivo. E la Nigro è una di questi.
Il Primo Cittadino coglie l’occasione per rilanciare l’appello corale a privilegiare sempre e comunque la massima correttezza nella dialettica politica anche aspra, a mettere da parte ogni forma di personalizzazione nel confronto tra posizioni anche opposte e, non per ultimo, a fuggire da ogni forma di disinformazione, di strumentalizzazione e di mistificazione della realtà che rischiano sempre di alimentare confusione, equivoci, allarmismi e non di rado aggressione verbale che squalifica l’immagine stessa di una comunità.