Una delegazione dell'associazione dei sordi in visita istituzionale al comune di Morano
Ad accogliere il gruppo guidato dal presidente regionale dell'Ens Antonio Mirijello c'erano il vicesindaco Pasquale Maradei e l’assessore Francesco Soave
MORANO CALABRO - Nei giorni scorsi un gruppo di soci dell'Ente Nazionale per la Protezione e l’Assistenza dei Sordi della sezione provinciale di Reggio Calabria e del Consiglio Regionale Ens Calabria, è stato accolto in Comune dal vicesindaco Pasquale Maradei e dall’assessore Francesco Soave.
I sodali erano già stati alle falde del Pollino nel mese di novembre dello scorso anno e in quella lieta circostanza avevano assunto l’impegno di tornare per conoscere meglio le peculiarità artistiche, architettoniche e naturalistiche del territorio. E hanno mantenuto la promessa. «Sono venuti a farci visita - si legge in una nota stampa del comune di Morano - portandoci il carico di esperienze umane di cui dispongono e che condividono con quanti incontrano sui loro passi».
Una cinquantina di persone, guidate dal presidente regionale Ens Antonio Mirijello, dai consiglieri provinciali Ens Reggio Calabria Consuelo Barillà e Angelina Ioghà, e da vari altri dirigenti dell’ente, hanno potuto così ammirare il dedalo di vicoletti che costituiscono la maglia urbana del centro storico di Morano e raggiungere il palazzo comunale dove, come detto, erano attesi dalla rappresentanza istituzionale. È stata ribadita l’importanza di un’ospitalità adeguata e della collaborazione tra organismi differenti ma che, in fondo, perseguono il bene come fine ultimo del loro lavoro.
«Abbiamo salutato con piacere i nostri amici – affermano Maradei e Soave - rinnovando con loro e per loro l’intento di istituire presto un corso, rivolto ad operatori turistici e dipendenti municipali, finalizzato all’apprendimento della Lingua dei Segni Italiana (LIS) e avente quale principale obbiettivo il miglioramento dei servizi anche attraverso la graduale padronanza della comunicazione non verbale. Con l’aiuto degli ottimi mediatori presenti abbiamo avuto modo di divulgare aspetti sociali e antropologici che caratterizzano la nostra comunità. Ma soprattutto abbiamo voluto evidenziare come si stia procedendo a livello politico e gestionale per valorizzare e promuovere la conservazione delle radici, intravvedendo in essi una grande occasione di sviluppo».
Si è dunque trattato di un pomeriggio trascorso per tutti all’insegna dello svago e della cultura, concluso con uno scambio di piccoli doni e reciproci omaggi.