Siglato in Calabria il primo contratto regionale per organizzazioni degli allevatori, consorzi ed enti zootecnici
Piena soddisfazione di sindacati e parte datoriale: «Il risultato di oggi rappresenta un primo e importante passo a sostegno della contrattazione regionale nel sistema allevatoriale calabrese»
LAMEZIA TERME – È stato siglato questa mattina nella sede dell’Ara Calabria, tra le Federazioni sindacali regionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil e l’associazione datoriale Ara Calabria, il primo contratto regionale per organizzazioni degli allevatori, consorzi ed enti zootecnici, valido per il triennio 2023-2025.
Presenti all’incontro i Segretari Generali Michele Sapia (Fai Cisl), Caterina Vaiti (Flai Cgil) e Pasquale Barbalaco (Uila Uil) mentre per l’Ara Calabria il Presidente Michele Colucci e il Direttore Filomena Citraro.
«Il risultato di oggi – hanno commentato in una nota le parti interessate – rappresenta un primo e importante passo a sostegno della contrattazione regionale nel sistema allevatoriale calabrese, che mette al centro il valore del confronto e della partecipazione, a favore del lavoro e delle professionalità. Un contratto che abbiamo fortemente voluto, frutto di un costante e costruttivo confronto tra le Parti, in un settore che è da ritenersi fondamentale in Calabria, in quanto fornisce e garantisce servizi al comparto zootecnico regionale, sicurezza alimentare e qualità delle produzioni».
Tra i punti più salienti del contratto regionale, sono da evidenziare il premio per obiettivi, la valorizzazione della formazione, per perfezionare competenze e servizi, le attività di informazione sui temi della sicurezza sul lavoro e della previdenza complementare, il riconoscimento di ticket restaurant per il personale dipendente che effettua rientro pomeridiano.
«Siamo convinti – conclude la nota – che l’avvio della contrattazione di secondo livello rappresenti un fattore decisivo per assicurare nuove opportunità ed accrescere welfare e tutele per i lavoratori, incrementare la qualità dei servizi tecnici e di assistenza alle aziende del sistema allevatoriale calabrese, con positive ricadute sulle produzioni alimentari».