«Le antenne telefoniche sono sempre tra le case nonostante gli impegni del Sindaco»
Il comitato contro l’inquinamento elettromagnetico di Corigliano-Rossano continua nella sua battaglia
CORIGLIANO-ROSSANO - «I Cittadini del comitato contro l’inquinamento elettromagnetico pensavano qualcosa si muovesse dopo gli incontri di primavera col sindaco e gli impegni presi da lui per diminuire l’esposizione dei cittadini alle onde elettromagnetiche emesse dalle antenne delle compagnie telefoniche piazzate tra le case della città».
Inizia così il comunicato dei cittadini che lamentano come «passata la pausa estiva, sono ormai 5 mesi trascorsi dall’incontro col sindaco, la notte le radiazioni continuano ad entrare nelle camere da letto, le scuole si sono riaperte e i giovani continuano ad essere esposti per molte ore».
Gli stessi continuano: «Invece abbiamo saputo che l’amministrazione comunale ha deciso in un consiglio comunale di inserire un’area del comune di Coriglianorossano ad area dedicata alle antenne per la telefonia telefonica nel piano strutturale associato, il piano regolatore territoriale di CoriglianoRossano. La notizia è positiva, ma dal punto di vista operativo per adesso nulla è cambiato».
«Le apparecchiature private in nostro possesso continuano a misurare valori non trascurabili di campo elettromagnetico nelle nostre case e nelle scuole; non solo, ma così facendo, continuando cioè l’esposizione prolungata a valori elevati di campo elettromagnetico le persone con patologie già accertate o comunque con difficoltà di salute corrono rischi di aggravamento delle loro situazioni personali e in più si espongono gli organismi dei giovani ad aumento dei rischi sanitari. Né siamo stati convocati dal sindaco o informati direttamente dell’iter che si prevede. In sintesi i cittadini chiedono di sapere quali sono le reali intenzioni dell’amministrazione, ma non in teoria, bensì in pratica. Ci dispiacerebbe dover ricorrere a forme più dure di protesta qualora l’amministrazione non dovesse dare risposte concrete visto che ormai mancano non molti mesi alla scadenza del suo mandato».
In conclusione: «il Comitato contro l’inquinamento elettromagnetico chiede una riunione urgente col sindaco per sapere come intende procedere per diminuire i rischi da esposizione ai campi elettromagnetici, tenendo conto pure, del fatto che la situazione sanitaria complessiva nel territorio comunale non ci pare delle più rosee in fatto di assistenza medica, sia perché le prestazioni ospedaliere sono diventate meno accessibili, sia perché anche diversi laboratori convenzionati col SSN richiedono ugualmente che tutte le prestazioni anche le più elementari come le analisi del sangue, siano pagate di tasca propri dai cittadini, compresi quelli che hanno esenzione , visto che secondo loro i fondi regionali di copertura sarebbero esauriti. Il sindaco se vuole mantenere la parola data alla delegazione di cittadini ci convochi e ci spieghi in concreto come intende muoversi, pensiamo di avere concesso tempo sufficiente agli amministratori per prendere i provvedimenti opportuni. Manifestiamo già da ora la nostra intenzione comunque di non fermarci e procedere con nuove forme di lotta qualora le parole degli amministratori restassero solo parole sulla carta».