Garantire il diritti all’inclusione e all’istruzione ai ragazzi diversamente abili: le istituzioni intervengano
Unione sindacale di base Scuola Cosenza e Federazione Provinciale Cosenza: «Le sacrosante proteste a Rossano delle madri dei giovani frequentanti le scuole superiori indignano e impongono l’espressione corale di solidarietà alle loro richieste»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Le sacrosante proteste a Rossano delle madri di alcuni ragazzi diversamente abili frequentanti le scuole superiori indignano e impongono l’espressione corale di solidarietà alle loro richieste. La mancanza di educatori e assistenti specialistici nelle classi e del servizio adeguato di trasporto assistito rappresenta il segno più evidente di una inaccettabile disattenzione. Mancano sia la necessaria pianificazione, che farebbe sì che il Piano per l’inserimento a scuola di questi ragazzi fosse già pronto prima dell’estate, sia l’attenzione al lavoro collettivo del team educativo, di cui l’assistente specialistico è parte fondamentale. Chiediamo con forza che le Istituzioni agiscano senza più indugi. L’alto livello di esclusione che questi ragazzi vivono e le pesanti quotidiane difficoltà delle famiglie diventano intollerabili quando non si opera al massimo affinché si realizzino tutte le condizioni per garantire l’esigibilità dei diritti all’inclusione e all’istruzione: ogni impedimento burocratico deve essere immediatamente superato perché nessuno si senta abbandonato».
Lo si apprende da un comunicato stampa dell'Unione sindacale di base Scuola Cosenza Unione sindacale di base Federazione Provinciale Cosenza.
«Addirittura poi siamo costretti a rilevare come ancora ad oltre quindici giorni dall’inizio dell’anno scolastico ci siano nella realtà cosentina alunni diversamente abili senza l’insegnante di sostegno. Le nostre numerose segnalazioni all’Atp sono rimaste purtroppo lettera morta, anzi trattate con evidente insofferenza e neppur celato fastidio. Da parte nostra, non ritenendo affatto corretto ogni comportamento arbitrario da parte dell’Amministrazione né accettabile ogni lesione di diritti e dignità delle persone, non lasceremo nulla di intentato fino alla risoluzione delle questioni».