Incidenti sul lavoro, nella nostra provincia nell’ultima settimana 5 infortuni di cui 2 mortali. «Una strage»
Cgil Cosenza: «È ora che in materia di sicurezza ci siano i giusti investimenti e che il tema diventi centrale nelle agende politiche e istituzionali». Cisl: «Chiediamo con forza il rispetto delle norme»

COSENZA - «Nella provincia di Cosenza, nella sola ultima settimana si sono registrati cinque infortuni sul lavoro, di cui 2 mortali e 3 gravi. È ormai da diverso tempo che la media degli incidenti si è fortemente intensificata. È un fatto talmente esorbitante che nessuno può dirsi esente da responsabilità».
È quanto scrivono Massimiliano Ianni, Segretario generale Cgil Cosenza e Graziella Segreti, Segretaria confederale Cgil Cosenza alla luce dell’ultimo incidente mortale sul lavoro avvenuto oggi a Bisignano, in provincia di Cosenza.
«Come Cgil riteniamo che, tanto a livello nazionale quanto a livello locale, vadano prese le iniziative necessarie e urgenti per porre un freno a questa strage continua. Non è più sufficiente un mero osservatorio sul fenomeno, ma vanno coordinate azioni di intervento sinergico di tutti gli enti competenti in materia di sicurezza. Pur consapevoli delle carenze di organico in cui versano gli organi di vigilanza, è necessario che si predisponga un piano di intervento strategico e rafforzato per porre in essere la prevenzione necessaria sul territorio».
«È ora che in materia di sicurezza ci siano i giusti investimenti e che il tema diventi centrale nelle agende politiche e istituzionali, soprattutto in Calabria dove le condizioni di lavoro precario e sommerso espongono molti lavoratori, spesso privi di formazione e dispositivi di sicurezza, a rischi notevoli. Ciò non è più tollerabile accettarlo sui luoghi di lavoro».
Commenta il medesimo incidente Ottavio De Luca, Reggente Filca Cisl Calabria: «Oggi ennesimo incidente mortale in un cantiere edile in provincia di Cosenza. A perdere la vita un operaio di 48 anni caduto accidentalmente da un'impalcatura. L'uomo ha perso l'equilibrio ed è precipitato nel vuoto. La Filca Calabrese si stringe al dolore della famiglia e dell'intera comunità. Continuiamo a sostenere, come Filca, che il tema della mancata sicurezza rimane una questione nazionale. Chiediamo con forza il rispetto delle norme, il rafforzamento della prevenzione e il potenziamento del personale per i controlli. Riteniamo che la sicurezza sul lavoro debba essere considerata un investimento e non un costo. Le alte temperature di queste ultime settimane, con esposizione al sole, per alcune fasi lavorative, mettono a rischio la salute e la tutela dei lavoratori».