Fusione comuni Basso Jonio, anche le Lampare di Cariati stuzzicati dall'idea di Chiarello
«Accogliamo la proposta positivamente poiché riteniamo necessario discutere su nuovi assetti di governance locale. Il nostro territorio, con le comunità di persone che lo costituiscono, sembra destinato inesorabilmente allo spopolamento»
CARIATI - Il movimento Le Lampare commenta la proposta di fusione dei comuni del Basso Jonio.
«L'invito a ragionare su una possibile fusione tra alcuni comuni del basso jonio cosentino - affermano -, da parte del Sindaco di Campana, Agostino Chiarello, è da parte nostra accolta positivamente poiché riteniamo necessario discutere su nuovi assetti di governance locale. Il nostro territorio, le comunità di persone che lo costituiscono, come rimarcato nel comunicato stampa di Chiarello, sembra destinato inesorabilmente allo spopolamento».
«Riteniamo oggi - proseguono - assolutamente necessario iniziare a ragionare e a riflettere su quale futuro devono avere i nostri piccoli comuni (Campana, Scala Coeli, Mandatoriccio, Pietrapaola) partendo appunto dalle regole che li governano. Noi siamo dell'idea che bisognerebbe riorganizzare per rendere i nostri centri meno deboli rispetto ai centri di potere. È una riflessione che spetta innanzitutto alle comunità e che deve essere considerata assolutamente da Chi queste comunità le amministra.Una riorganizzazione amministrativa della governance locale potrebbe essere risolutiva, ad esempio, sul tema del sistema rifiuti o sulla questione sanità».
«Ecco perché accogliamo e rilanciamo un possibile dibattito su questo tema. Il nostro invito - concludono - è rivolto a tutta la politica e alle comunità per iniziare una discussione che parli del futuro di questo territorio».