Senza pianificazione non c’è sviluppo: verso un Masterplan del territorio
Questo il pensiero portante dell’iniziativa tenutasi ieri pomeriggio presso il Centro di eccellenza di Corigliano Scalo

CORIGLIANO-ROSSANO - Senza pianificazione non c’è sviluppo, senza quella scintilla che accende gli animi e le speranze non c’è futuro. È stato questo il pensiero portante dell’iniziativa, davvero interessante, tenutasi ieri pomeriggio presso il Centro di eccellenza di Corigliano Scalo. “Verso un Masterplan del territorio”, questo l’argomento trattato nel corso dell’incontro-dibattito fortemente voluto dal “Laboratorio di Idee Altrove qui”, l’Associazione “Il Serratore” e il “Laboratorio di idee Neopolis”.
L’ingegnere Nilo Domanico, tra gli organizzatori della manifestazione, in sede di presentazione ha voluto rimarcare come nella fase attuale in cui viviamo «dobbiamo passare dalla Cit-azione della storia all'azione che da essa trae linfa. Dalla cultura non intesa solo come statica erudizione ma elemento trainante per una dinamica pianificazione e realizzazione di progetti. Non più il racconto di quanto eravamo belli e bravi ma – ha sottolineato ancora Domanico - l'attualizzazione delle ragioni che nei tempi antichi resero la nostra terra il cuore pulsante del Mediterraneo. L'incontro di sabato scorso non poteva e, quindi, non è stato il solito convegno, ma è stata l’occasione per raccontare anche di come già stiamo sperimentando le nostre idee su un comune-pilota del nostro territorio dialogando con le forze sane e le energie migliori della nostra terra mescolando idee, visioni ed azioni concrete. Lo abbiamo fatto anche e sopratutto ascoltando e pianificando insieme il nostro futuro che affonda le sue radici nella nostra storia».
Ed il risultato conseguito sabato pomeriggio, per gli organizzatori, è stato molto importante, non solo per ciò che ha riguardato il contributo di idee e progettualità scaturiti nel corso del dibattito, ma proprio sotto il profilo dell’interesse e della partecipazione fisica. «Quando si parla di temi concreti, di proposte di sviluppo organiche, unitarie, sostenibili e circolari - afferma l’ingegnere Nilo Domanico - si scatena un enorme interesse. Lo avevamo già riscontrato nella prima tappa dell’Altrove Qui tenutasi in un torrido 10 agosto nel Giardino del Liceo Classico San Nilo e lo stesso è avvenuto sabato sera, tutto ciò grazie alla sinergia continua e serrata con “Il Serratore” che ci vedrà insieme in un percorso unitario e proficuo nei prossimi anni».
Un incontro partecipatissimo e colmo di contenuti, a partire dal presidente de “Il Serratore” Giorgio Tricarico e che ha visto gli interventi di Nilo Domanico di Neopolis/Altrove Qui e poi a seguire le relazioni appassionate e competenti di Benito Scazziota, presidente di Terzeria, Fortunato Amarelli, presidente di Confindustria Cosenza e di Luigi Sauve, vice presidente del Cotaj, che hanno suscitato grande attenzione tra i presenti, molti dei quali non hanno trovato posto a sedere in una sala gremita, che sono poi intervenuti nel ricco dibattito.
«Un secondo sasso nello stagno -sottolinea l’ingegnere Domanico - è stato lanciato, le onde concentriche si stanno propagando sempre più ed altri incontri seguiranno per riempire sempre più di contenuti il Masterplan del Territorio, perché senza Pianificazione non c’è sviluppo, senza quella scintilla che accende gli animi e le speranze non c’è futuro. Ma ieri, ne siamo certi, la fiammella della passione e della bellezza ha ripreso ha iniziato a riscaldare le menti ed i cuori dei presenti».