Da Mi’Ndujo stop alle polpette di melanzane… ritorneranno fra qualche mese: «Aspettiamo le nuove»
Parola d’ordine: stagionalità. Per il momento gli amanti delle sfiziosità identitarie si possono consolare con le polpette di salsiccia, rigorosamente da carne calabrese
COSENZA – «Come i fiori di zucca a Carnevale o le rape a Ferragosto, così le melanzane in inverno inoltrato fino a Primavera non rispetterebbero quelle semplicissime leggi naturali della stagionalità, della territorialità, della biodiversità e, quindi, della qualità e della sostenibilità ambientale complessiva dell’intera filiera produttiva. Ecco perché, terminate le scorte importanti recuperate a fine estate scorsa, le nostre tanto amate polpette artigianali ritorneranno fra qualche mese. Aspettiamo le nuove melanzane!»
È quanto fa sapere il team di Mi ‘Ndujo, la rete del primo panino calabrese veloce, territoriale, identitario e di qualità cogliendo l’occasione per rinnovare la propria gratitudine a quanti dal Sud al Nord del Bel Paese continuano a preferire, nei nostri show food, l’esperienza gastronomica della Calabria autentica, quella che trasuda identità, quella che narra di storie e territori, quella che esalta la genuinità delle produzioni locali di qualità, quella che parla di se’ a testa alta e senza oicofobia, quella emoziona a morsi.
«Preparate in ossequio religioso alle secolari ricette tramandate dalle bisnonne di questa terra, crocevia e sintesi anche e soprattutto a tavola di dominazioni, tradizioni, identità, sapori e ingredienti diversi e preziosi, le polpette dal cuore filante servite nelle nostre maiddre (quelle in legno che si utilizzava per impastare il pane), ritorneranno presto e come sempre fresche e pronte a sconvolgere anima e corpo degli appassionati dei nostri panini».
«Quella utilizzata per preparare le polpette – ricordano lo staff di Mi ‘Ndujo – è sì una bella e divertente catena di montaggio e mani in pasta, ma che nulla ha a che fare con la lavorazione industriale. È tutta genuina, con giovani artigiani che interpretano riti, trucchi e manualità tipiche delle più antiche preparazioni domestiche. Noi siamo fatti così – scandiscono. Altrimenti non avrebbe più senso proseguire oltre nella missione anche pedagogica e culturale che ci distingue».
«E quindi – sottolineano – impastare più di 100 mila polpette a mano come farebbero le nostre nonne ha bisogno di tempi lunghi, organizzazione e soprattutto di materia prima stagionale, territoriale e di qualità. Per noi è soprattutto un contratto inviolabile con i nostri clienti e con la Calabria, un patto che onoriamo col sorriso da 14 anni ed in tutti e 9 gli store del panino sanizzo che tra Cosenza e Roma comunicano una Calabria protagonista del gusto e della qualità».
«In attesa quindi – concludono gli artigiani di Mi ‘Ndujo – di fare rifornimento di melanzane di stagione, per il momento gli amanti delle sfiziosità identitarie si possono consolare con le polpette di salsiccia rigorosamente da carne calabrese».