Cassano, il comune incontra Cisl-Fersa per discutere della vertenza dei lavoratori in deroga
Il sindaco Papasso, ha preso l'impegno sia di proseguire come ente locale su ciò che riguarda il futuro delle 20 unità impegnate nei settori dell’organico comunale, sia di veicolare la questione presso l’Anci
CASSANO JONIO - Si è tenuto negli ambienti del Palazzo di Città di Cassano Jonio un incontro promosso dalla Cisl – Fersa, di cui è responsabile provinciale Domenico Lucente, con il sindaco Gianni Papasso, il vice sindaco Antonino Mungo e i lavoratori in deroga utilizzati dall’ente locale, per fare il punto della situazione sulla loro precarietà lavorativa nonché sulle possibili prospettive di risoluzione del loro status giuridico di lavoratori a tempo indeterminato presso gli enti dove operano.
«Una vertenza – si legge nella nota -, la loro, che viene da lontano e che in Calabria interessa ben 4425 unità. Nel corso del confronto tra le parti, considerata la piena disponibilità del sindaco Papasso, il responsabile della Cisl-Fersa ha inoltrato agli amministratori cassanesi alcune richieste: l’integrazione al sussidio di 700 euro mensili per le 20 unità lavorative impiegate nei vari settori in cui si articola la vita dell’ente con differenti mansioni; al sindaco, quale componente dell’Anci, di farsi portavoce presso l’associazione dei Comuni ai fini di trovare una soluzione per i lavoratori in deroga; e, infine, che le presenze dei lavoratori presso l’ente, vengano inviate alla Regione Calabria con regolarità per evitare conseguenti lungaggini nei pagamenti».
«Dopo avere evidenziato la necessità di evitare, per il rispetto dei lavoratori (in gran parte padri e madri di famiglia con le dovute responsabilità), da parte delle istituzioni facili illusioni e promesse vacue, sia da parte sindacale che da quella comunale, è stata sollecitata una soluzione equa, che dovrà necessariamente passare attraverso l’emanazione di un apposito decreto legislativo che vada a individuare un bacino comune per tutti i 4425 lavoratori precari in questione da cui provocare la possibilità sia per i Comuni che per gli altri enti utilizzatori di definire la posizione degli stessi mediante la loro assunzione a tempo indeterminato».
«Dal canto suo, il sindaco Papasso, ha preso l'impegno sia di proseguire come ente locale sul futuro delle 20 unità impegnate nei settori dell’organico comunale, sia di veicolare la questione presso l’Anci. L’incontro, al termine dei lavori è stato considerato dalle parti come proficuo, costruttivo e sereno».