8 ore fa:Regolamento sui dehors a Trebisacce, l'opposizione incalza: «Nulla di nuovo sotto il sole»
7 ore fa:Rincaro biglietti ferroviari, il Gruppo Pd: «La Calabria rischia di restare isolata per le festività»
12 ore fa:Straface su sospensione neuropsicomotricità a Cariati: «A dicembre avviso per il reclutamento»
1 ora fa:Torna a tremare la terra in Calabria: scossa di magnitudo 4.2
9 ore fa:Depotenziamento centrale Mercure, territori del Pollino sul piede di guerra
11 ore fa:Disastro ambientale alla discarica di Pipino, due tecnici sospesi dall'attività
7 ore fa:Il Comprensivo Rossano 1 è tra le 13 scuole in Italia del progetto "A scuola di OpenCoesione"
11 ore fa:Sport, affettività e multiculturalità: gli asset educativi del Polo per l'Infanzia Magnolia
9 ore fa:Approvato il progetto di messa in sicurezza della strada Calano-Ferulia a Caloveto
8 ore fa:Il Revisore boccia il documento della Giunta Minò, L'Alternativa C'è: «Contiene dati falsati»

Papasso dichiara lo stato di emergenza per il centro storico di Cassano e chiede aiuto a Governo e Regione

2 minuti di lettura

CASSANO JONIO - La Giunta Papasso con una recente delibera di Giunta ha dichiarato lo stato di emergenza per i centri storici di Cassano Jonio e delle frazioni Doria e Lauropoli. Le condizioni di abbandono, di degrado strutturale e il costante degradamento idrogeologico preoccupano e non poco l'Amministrazione del sindaco socialista che, con questa misura estrema e strategica, di fatto impegna gli organi di governo superiori - Governo e Regione su tutti - affinché intervengano finanziariamente a sostenere il comune nella riqualificazione e nel rilancio di questi quartieri.

Del resto - ed è su questo che fa forza Gianni Papasso - chi permetterebbe che una città così nobile e antica come Cassano si perda nelle piaghe dello spopolamento e dell'abbandono? Dicevamo, è una mossa scaltra che mette spalle al muro e le chiama al sostegno coatto tutti quegli istituti pubblici (ma anche privati) che hanno la forza economica per investire. Un po' come è stato fatto con Matera e ancora prima con Noto - per citare due esempi eclatanti di "rinascita".

Non solo, nella dichiarazione dello stato di emergenza, la Giunta Papasso evidenzia gli sforzi immani compiuti dal comune in questi ultimi anni per far fronte a quell'avanzata del nulla - per usare un termine caro a Michael Ende - che oggi spaventa e deve mettere tutti in guardia. «L’amministrazione comunale - si legge nel corpo della delibera - tenuto conto delle numerose ordinanze di sgombero e di messa in sicurezza dei fabbricati fatiscenti del centro storico cittadino... è sempre intervenuta, con le proprie strutture tecniche, per delimitare e vietare l’accesso al pubblico di edifici e parte delle strade ed aree interessate... inoltre, al fine di incentivare la rivitalizzazione del centro storico si è proceduto anche ad acquisire al patrimonio comunale circa venti appartamenti, attualmente in fase di recupero, da destinare ad edilizia abitativa. Per poter procedere a tali interventi, in più occasioni l’ente ha rivolto agli Organi Istituzionali sovracomunali richieste di contributi specifici». Ma tutto questo - è evidente - a parere della giunta Papasso non basta a mettere in salvo i nuclei abitativi storici. Servirebbero leggi speciali per calamitare nuove e straordinarie su Cassano Jonio.

Una proposta sicuramente ardimentosa ma è giusto che un amministratore ci provi. Del resto Papasso fa leva, in prima battuta, su una prerogativa di legge che a riguardo è un grimaldello fortissimo. La sussistenza dei presupposti per la dichiarazione dello stato di emergenza, infatti, è supportata Legge 225/92 sulla protezione civile che prevede interventi con risorse e poteri straordinari. «La giunta comunale, pertanto - si legge nella nota del Comune di Cassano - ha deliberato di richiedere risorse nazionali e regionali necessarie per concorrere alle spese sostenute e a quelle da sostenere per gli interventi di immediata messa in sicurezza dei fabbricati pericolanti e di assistenza alla popolazione interessata somme da erogare, in buona parte, per far fronte agli interventi urgenti di messa in sicurezza, a danno, di alcuni edifici privati già oggetto di ordinanza ed eventuali successivi espropri per pubblica utilità».

Marco Lefosse
Autore: Marco Lefosse

Classe 1982, è schietto, Idealista e padre innamorato. Giornalista pubblicista dal 2011. Appena diciottenne scrive alcuni contributi sulla giovane destra calabrese per Linea e per i settimanali il Borghese e lo Stato. A gennaio del 2004 inizia a muovere i passi nei quotidiani regionali. Collabora con il Quotidiano della Calabria. Nel 2006 accoglie con entusiasmo l’invito dell’allora direttore de La Provincia, Genevieve Makaping, ad entrare nella squadra della redazione ionica. Nel 2008 scrive per Calabria Ora. Nell’aprile 2018 entra a far parte della redazione di LaC come corrispondente per i territori dell’alto Jonio calabrese. Dall’1 giugno del 2020, accoglie con piacere ed entusiasmo l’invito dell’editore di guidare l’Eco Dello Jonio, prestigioso canale di informazione della Sibaritide, con una sfida: rigenerare con nuova linfa ed entusiasmo un prodotto editoriale già di per sé alto e importante, continuando a raccontare il territorio senza filtri e sempre dalla parte della gente.