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Occhiuto a Trebisacce per fare il punto delle grandi questioni con le istituzioni. Poi un incontro politico

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TREBISACCE - Una visita istituzionale prologo di un appuntamento ad un successivo evento politico: si può inquadrare così la presenza del Governatore della Calabria, Roberto Occhiuto, nella sala consiliare del Comune di Trebisacce.

Ma partiamo dall'inizio: tramite i propri social il Governatore aveva annunciato oggi una serie di appuntamenti di campagna elettorale in più comuni della Calabria. Tra questi comuni era compreso anche Trebisacce. Infatti, intorno alle ore 18.30, in un noto locale del lungomare della cittadina ionica ha avuto luogo un tipico incontro elettorale a cui il governatore ha preso parte.

Ma prima di andare a promuovere il proprio partito, Roberto Occhiuto ha deciso di "Ricambiare la visita istituzionale del sindaco di Trebisacce e della sua squadra, che ho avuto il piacere di ospitare presso la Cittadella della Regione pochi giorni fa". (Leggi qui)

Nella gremita sala consiliare, dunque, il sindaco Alex "Sandro" Aurelio, in compagnia del vicesindaco Nicoletta Tufaro, e degli assessori Daniela Nigro e Leonardo Petrone ha  accolto il Governatore della Calabria il quale ha confessato un'empatica simpatia per l'amministrazione di Trebisacce, sottolineando tuttavia come non ci sia identità di visione politica, cioè riconoscendo l'aspetto civico dell'Amministrazione alla guida del paese del Biondo tardivo.

Aurelio, dopo aver ringraziato Occhiuto, dichiarando che "Gradiamo e ringraziamo per la visita istituzionale. Avere la presenza delle istituzioni è un segnale fondamentale per proseguire il proprio lavoro con entusiasmo", è tornato sui temi caldi che la sua Amministrazione sta mettendo in cima alla lista delle priorità:

L'ospedale Chidichimo: "Siamo stati privati del diritto alla salute - ha dichiarato il primo cittadino - Il che incide anche sullo sviluppo economico. C'è la sentenza del Consiglio di Stato. Noi nel rapporto istituzionale, secondo me, non la dobbiamo considerare, perché bisogna collaborare, avere buonsenso, senza essere litigiosi. A questo proposito ringrazio il Governatore per l'apertura che avuto con noi fin dal primo giorno".

Il Sindaco di Trebisacce, quindi, in base a questa dichiarazione, si augura che non si debba ricorrere alla "Spada" della sentenza del Consiglio di Stato, pluridisattesa, per ottenere la riapertura del Chidichimo, ma che si possa giungere a questo risultato, di cui il territorio ha fame da oltre dieci anni, grazie al "Buon senso", avendo avuto evidentemente, si suppone, riscontri positivi nell'ambito degli incontri con il Governatore. Certo, resta il fatto che le sentenze del Consiglio di Stato sono "Spada di Damocle" che pesa in capo alla Regione, che ha comunque una sua valenza.

Gli svincoli del terzo Megalotto "Abbiamo un unico svincolo. Assolutamente insufficiente, sia per la presenza dell'ospedale stesso, sia delle scuole, sia per la vocazione turistica della zona".

Sicurezza cittadina: "Stanno accadendo delle situazioni criminali che potrebbero apparire piccole, ma fintanto che il problema è piccolo lo si può affrontare. Un'ipotesi è l'assegnazione a Trebisacce di un Sub-Commissariato, per aiutare le forze dell'ordine. A ciò va aggiunto una riattivazione del servizio di video sorveglianza, perchè anche questo supporto è essenziale".

Questi dunque i tre punti relativi alle esigenze del territorio esposti da Aurelio ad Occhiuto.

Il Governatore, ribadendo la natura istituzionale dell'incontro, si è guardato bene dal fare direttamente campagna elettorale, segnalando tuttavia l'imminente incontro che l'avrebbe ospitato dopo l'appuntamento in Comune.

"Mi sono detto - ha dichiarato Occhiuto - che dovevo essere io ad andare nel palazzo di città a salutare il sindaco, non per un fatto di campagna elettorale, perché ho rispetto di un'amministrazione comunale che è espressione di una lista civica formata da diverse sensibilità al suo interno. É giusto che loro guardino agli interessi dei cittadini senza guardare né al centro destra né al centro sinistra, ma semplicemente a Trebisacce. Ed io vorrei fare la stessa cosa".

Sui temi segnalati dal sindaco, Roberto Occhiuto, sull'Ospedale ha dichiarato "Io appena insediato ho dato corso al giudizio di ottemperanza e ho detto che l'Ospedale di Trebisacce va inserito nella rete ospedaliera territoriale. L'abbiamo previsto nel piano operativo. Non ci sono obiezioni rispetto a questo. Ad ottobre farò la revisione del DCA (Decreto Commissario ad Acta) 64 (Del 2016, risalente all'epoca Scura ndr), e l'ospedale verrà a tutti gli effetti inserito nella rete territoriale degli ospedali. L'Ospedale di Trebisacce può svolgere un ruolo importante non solo per Trebisacce, ma per l'intera Calabria per combattere l'emigrazione sanitaria, soprattutto in Basilicata. Il vostro ospedale, che è un ospedale di frontiera, serve a rispondere alle esigenze territoriali ma anche al sistema sanitario regionale per evitare la mobilità passiva. Se riusciamo a curare i nostri malati in Calabria sarebbe molto meglio anche sotto l'aspetto economico".

A questo proposito va fatto un chiarimento. A quanto è noto l'ospedale Chidichimo già rientra nell'ambito della rete ospedaliera territoriale, ma come Ospedale di Zona Disagiata (o particolarmente disagiata). Il Presidente Occhiuto parla invece di Ospedale di Frontiera, e di inserimento nella Rete ospedaliera regionale. Quello che emerge quindi è la possibilità di inserimento in tale rete, non può come ospedale di zona disagiata, ma come ospedale di frontiera, classificazione ben diversa. Un dettaglio non da poco, che ad ottobre dovrà essere verificato con attenzione.

Se sulla questione svincoli Occhiuto, dopo aver dichiarato che si è impegnato a intervenire su Anas per trovare una soluzione spendendo la propria autorevolezza anche in questa battaglia, ha "svincolato" subito verso il tema della sicurezza.

"Il Sub-Commissariato di Polizia non è una competenza della Regione, ma aggiungerò la mia voce alla vostra per chiedere che si aumenti il presidio dello Stato in una parte del territorio che deve essere preservata da fenomeni criminali".

Dunque, è stato un incontro politico mascherato da incontro istituzionale? O un incontro istituzionale in cui si è parlato di politica?
Né l'uno, né l'altro.
Chi ha assistito all'incontro non ha percepito toni o temi da compagna elettorale, né propaganda a favore di un partito piuttosto che contro un altro.
Certo, viene da chiedersi quanto può essere “solo” istituzionale un incontro con il Presidente della Regione, esponente nazionale di un partito, che vede il fratello candidato alla carica di senatore nelle prossime elezioni, a sette giorni dal voto.
Ma questa domanda, nel momento in cui si parla di temi concreti del territorio, quanta importanza ha?
Certo, siamo, ancora una volta, alla prova del nove.
Vedremo quante altre visite istituzionali, e da parte di chi, registrerà il territorio dopo il 25 settembre.

Andrea Mazzotta
Autore: Andrea Mazzotta

(Cosenza, 1978) Laureato in giurisprudenza, giornalista pubblicista, appassionato di comunicazione e arte sequenziale, è stato direttore della Biblioteca delle Nuvole di Perugia, direttore editoriale delle Edizioni NPE, coordinatore editoriale per RW-LineaChiara, collaborando con diverse realtà legate al settore dell'editoria per ragazzi. Collabora con il Quotidiano del Sud, Andersen, Lo Spazio Bianco, Fumo di China. E' un fedele narratore delle Cronache della Contea, luogo geografico e concettuale nel quale potenzialmente può succedere di tutto. E non solo potenzialmente.