Trebisacce, ad Assisi si celebra il ricordo di Padre Bernardino De Vita
Il Sindaco di Trebisacce, Sandro Aurelio, ha partecipato, in Assisi, alle celebrazioni in ricordo di Padre Bernardino De Vita, frate francescano originario di Trebisacce, nel sedicesimo anniversario del suo pio Transito
TREBISACCE - Nell'anniversario dei sedici anni dal suo pio Transito, ha avuto luogo ad Assisi una giornata in ricordo di Padre Bernardino De Vita, frate francescano originario di Trebisacce, definito dai sui stessi confratelli, "instancabile e grande confessore", particolarmente legato alla comunità scout del suo paese d'origine che lo definiva "La nostra linea diretta con Dio".
Alla cerimonia ha preso parte anche il sindaco di Trebisacce, Sandro Aurelio, che ha rappresentato la comunità trebisaccese, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli.
Il ricordo di Padre Bernardino De Vita, organizzato dai Frati Minori della Porziuncola di Assisi è stato particolarmente toccante.
Tutta la comunità francescana era particolarmente legata al frate calabrese, tanto che a 16 anni dalla sua scomparsa, il suo ricordo è tanto vivo quanto vivido.
Alle ore 16:00 si è tenuta la presentazione del libro "Misericordia io voglio - Padre Bernardino Maria De Vita,OFM, uomo fatto perdono", scritto da Francesco De Lazzari, presso la Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola e alle ore 18:00 è seguita la solenne celebrazione eucaristica.
«Un incontro tra comunità per il quale sicuramente Padre Bernardino De Vita è stato intercessore e che in questi tempi caratterizzati da conflitti e divisioni sul piano geo-politico sicuramente è da considerare un dono», si legge sui sociali del comune ionico.
Ma chi era Padre Bernardino De Vita?
Nato a Trebisacce il 5 ottobre 1925, Padre Bernardino, al secolo Antonio Maria De Vita, dopo aver svolto la professione di insegnante prima, e di impiegato presso l’Ufficio Imposte di Catanzaro poi, a 32 anni abbraccia la via del Signore e nel 1965, a 40 anni, viene ordinato sacerdote e svolge il proprio apostolato di confessore e di assistente spirituale dei giovani in diversi conventi della Calabria. In seguito ha lasciato la sua terra natia per il trasferimento permanente in Umbria dove rimane fino al 2006, anno della sua dipartita terrena, a svolgere la sua missione di confessore in Basilica, nelle Parrocchie limitrofe e presso le numerose case religiose presenti a S. Maria degli Angeli.
Pare sempre più prossimo l'inizio di un processo di beatificazione del Padre Francescano, definito dai propri confratelli, per loro "Già Santo".
Presto, a quanto pare, per lui dovrebbe aprirsi il processo diocesano che esaminerà le sue virtù. Chi ha conosciuto e frequentato Fra Bernardino nel corso dei lunghi anni in cui è stato ministro di Dio presso la Porziuncola di Assisi e instancabile confessore di migliaia di sacerdoti, di prelati, di monaci e di laici che facevano la fila al suo confessionale, ne è convinto.
«Per noi che abbiamo avuto il privilegio di stargli accanto - sostengono i suoi confratelli - il nostro umile confratello è già Santo e siamo fiduciosi che il sigillo della santità, grazie al contributo decisivo di quanti lo hanno conosciuto, possa essergli conferito anche da nostra Madre-Chiesa»