Roberto Occhiuto firma l'accordo con Cuba, 497 medici in arrivo in Calabria
Il Governatore annuncia l'accordo tramite un video postato sui social affermando che le prime unità giungeranno in regione a dicembre e inizieranno l'affiancamento con i medici calabresi
CORIGLIANO-ROSSANO – Il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto ancora una volta via social, annuncia un’importante accordo firmato in materia di sanità.
Lo fa attraverso un video postato pochi minuti fa in cui annuncia l’accordo di una collaborazione stretta con l’Ambasciata cubana per far arrivare fino a 497 medici a rinforzare le fila degli operatori sanitari in regione.
«Ogni giorno ricevo messaggi di cittadini calabresi che lamentano il fatto che in Calabria non ci sono molti medici, ma si tratta di un problema nazionale – afferma Occhiuto - Il numero chiuso a medicina ha privato il nostro Paese dei medici necessari, stiamo facendo di tutto per reclutare medici, stiamo cercando di far tornare indietro i nostri medici e farli lavorare in Calabria. Abbiamo bandito tanti concorsi, molti dei quali però sono andati deserti perché non si è presentato nessuno. E’ per questo che ho firmato un accordo importante».
Il Governatore calabrese continua: «Da qualche mese ho intavolato una trattativa col Governo cubano, precisamente con la Comercializadora de Servicios Medicos Cubanos (Csmc), la società dei medici cubani, per la fornitura di servizi medici e sanitari, coloro che hanno svolto un lavoro straordinario in Lombardia nel periodo più duro del Covid. Hanno grandi requisiti in termine di qualità ed esperienza e ho firmato questo accordo con l’ambasciata di Cuba. Arriveranno fino a 497 medici, quelli che servono nei nostri reparti ospedalieri. I primi saranno qui a dicembre e, in affiancamento a medici calabresi, garantiranno il diritto alla cura dei nostri cittadini».
Roberto Occhiuto sempre dalla sua scrivania conclude il video affermando: «Siamo soddisfatti per la firma di questo importante Accordo, un’opportunità in più per la Calabria, un modo concreto per dare risposte immediate ai bisogni dei cittadini, per erogare in modo adeguato i servizi, per garantire su tutto il territorio regionale presidi sanitari operativi e ospedali funzionanti. Abbiamo deciso in questi mesi di mantenere riservata questa delicata trattativa anche perché, nel frattempo, altre istituzioni pubbliche e private stavano esplorando con insistenza la stessa strada. Il risultato raggiunto ci ripaga del lavoro fatto e ci consente di affrontare con maggior serenità i prossimi step per risanare e migliorare sempre più la nostra sanità regionale».