Cgil Calabria plaude allo sblocco fondi destinati al Parco archeologico di Sibari
Soddisfazione di Celebre, Cgil-Fillea e Sposato segretario generale Cgil-Calabria per gli oltre 18 milioni di euro destinati al sito, già nella Vertenza Calabria il sindacato ne aveva proposto la valorizzazione
CATANZARO - Dopo quindici anni, finalmente, sono stati sbloccati i fondi stanziati per le opere compensative previste per realizzazione del terzo macrolotto della 106 jonica, Sibari Roseto, nel tratto che attraversa l’area archeologica di Sibari. Fondi che sono stati aggiudicati al Parco archeologico di Sibari che è stato individuato come “soggetto aggiudicatore” ed in tale veste gestirà le opere compensative relative al tratto della strada statale 106 Jonica. Sarà, quindi, direttamente il Parco archeologico sibarita a gestire gli interventi di valorizzazione, infrastrutture e messa in sicurezza del sito archeologico per un importo complessivo pari a 18.693.250,81 euro».
Lo affermano in un comunicato stampa Simone Celebre, Segretario generale Fillea Cgil Calabria e Angelo Sposato Segretario generale Cgil Calabria.
«Questi fondi, certamente, rappresentano un’ulteriore opportunità per il rilancio, la tutela e la valorizzazione dell’importante area archeologica sibarita – si legge nel comunicato - una delle più importanti dell’intero Mezzogiorno d’Italia per il suo immenso e inestimabile valore storico-archeologico. Teniamo a ricordare che questi fondi erano stati deliberati fin dal 2007 ma che finora erano rimasti completamente fermi e inutilizzati. Il loro sblocco e l’individuazione del Parco archeologico sibarita sicuramente è il frutto del lavoro certosino e costante che il direttore dell’area archeologica sibarita, Filippo Demma, sta portando avanti fin dalla sua nomina oltre che dell’autonomia speciale che il Ministro alla Cultura, Dario Franceschini, ha concesso tempo fa all’area archeologica dell’antica Sybaris. Come Cgil e Fillea Calabria abbiamo appreso con piacere che i fondi saranno, sì, destinati alla realizzazione delle opere stradali necessarie a migliorare il sistema di accessi al Parco, ma che il grosso del finanziamento verrà utilizzato per la ricerca e la valorizzazione e per una nuova campagna di scavi, per il recupero e il restauro delle strutture archeologiche e dei reperti, per un nuovo allestimento dei Musei di Sibari e di Amendolara, per la digitalizzazione e l’accessibilità totale delle collezioni del Parco».
«Ci piace ricordare che nell’aprire la “Vertenza Calabria” avevamo sostenuto, che puntare, tra le altre cose, sul rilancio dei siti archeologici presenti nella nostra Regione – continua la nota - poteva rappresentare un volano per lo sviluppo economico e sociale della nostra terra».
«Chiederemo, pertanto, un incontro alla direzione dell’area archeologica, affinché - affermano dalla Cgil Calabria - come abbiamo già fatto per tutti gli altri grandi cantieri presenti attualmente in Calabria, si proceda a sottoscrivere protocolli di legalità e contrattazione d’anticipo al fine di far rispettare la giusta applicazione dei Ccnl, l’orario di lavoro e, soprattutto, il rispetto, delle norme sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro».
(fonte comunicato stampa)