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La vergogna inaudita della provinciale 260: da sedici anni strada interrotta e paesi isolati

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SCALA COELI - La strada provinciale 260, ex statale 108 Ter - che collegava lo Jonio alla Sila - versa in condizioni pietose, da sedici lunghissimi anni.

La prima ordinanza di chiusura risale al 14 aprile 2006 (nr. 34126); la seconda ordinanza di chiusura (su una strada già chiusa) risale invece al 29 dicembre 2012 nr.48; la terza ordinanza di chiusura (su una strada già chiusa e richiusa) risale al 19 ottobre 2018 nr.24. Nel 2019, riprendendo un'ordinanza del 2012, la Provincia di Cosenza ne ribadiva il divieto di transito veicolare e pedonale, nel tratto compreso tra il km 41+200 e il km 50+000.

Attualmente, la strada è interdetta al traffico veicolare, ancora in quel punto. 

Una domanda sorge spontanea: dove sono le istituzioni?. Probabilmente, giocano a scarica barile, mentre i cittadini costretti ad attraversarla ogni giorno, hanno dovuto ripararla alla meno peggio. Ricordiamo infatti, la presenza di numerosi agricoltori: proprio lungo questo tratto di strada, si svolgono le attività agricole di almeno dieci aziende che praticano l'allevamento della razza podolica calabrese. Da pochi giorni, ad essi si aggiungono gli operai idraulico forestali che hanno iniziato il servizio di vedetta antincendio tra i comuni di Scala Coeli e Terravecchia; anche loro costretti a percorrere la strada chiusa al traffico in una condizione di abusivismo imperante (del resto, come si potrebbe fare altrimenti?)

Un'altra cosa da non dimenticare è che la strada in questione ha sempre rappresentato un'importante arteria di comunicazione tra questi due comuni; in un tempo non lontano, percorsa anche da mezzi di trasporto pubblico, lavoratori e cittadini e ovviamente anche da mezzi di soccorso.

Siamo in estate, ci sarebbero sicuramente dei turisti curiosi di conoscere i paesaggi naturali che questa attraversa, e a cui conduce. I cittadini invece, sono costretti a raccontare - superfluamente in quanto è il territorio stesso a farlo - dei loro disagi quotidiani, della ''lotta alla sopravvivenza'', nonostante la coraggiosa scelta di permanere nella terra natìa,  che non è stata affatto premiata dalla politica e dalle istituzioni.

Nicola Abruzzese, Presidente del circolo Legambiente Nicà, si impegna giornalmente per il miglioramento sociale del luogo e per la valorizzazione delle risorse naturali. Ha informato e allertato la presidente della Provincia di Cosenza Rosaria Succurro e il Ministro delle infrastrutture e delle mobilità sostenibili, Enrico Giovannini.

I cittadini di questi paesi non sanno più a chi rivolgersi, e ciò, è intollerabile. La loro voce comunque, non smetterà di farsi sentire. E ci auguriamo altresì, che giunga presto ad un orecchio attento e responsabile. Un'opportunità per riqualificare l'arteria è data dai fondi del piano nazionale di ripresa e resilienza che stanzia risorse proprio per la riqualificazione della mobilità delle aree interne. Perché, allora, non sfruttare questa opportunità per riammodernare quella strada, renderla sicura e nuovamente percorribile ai cittadini isolati?

Virginia Diaco
Autore: Virginia Diaco

Studio materie umanistiche e amo scrivere. Ho ricevuto diversi riconoscimenti in ambito letterario, tra cui il V Premio Internazionale di poesia “Giovanni Bertacchi” con la poesia “Preghiera alla vita che toglie vita” e la Menzione della Giuria nella prima edizione del Concorso Letterario Internazionale “Il Viaggio” con la poesia “Consumato negli occhi”. Attraverso le parole esprimo il mio mondo, grazie ad esse conosco quello altrui. Lo scopo più forte che sento di avere è quello di rendere giustizia - quanto più possibile - alla bellezza, all’arte e alle vulnerabilità sociali.