Festa dei Calabri Vagantes, un'opportunità per Bocchigliero e per tutta la Calabria
La rete dei Calabri Vagantes farà tappa anche a Bocchigliero per ospitare e promuovere iniziative culturali e scientifiche utili
BOCCHIGLIERO - La Festa dei Calabri Vagantes arriva a Bocchigliero. Appuntamento lunedì primo agosto, in piazza Arento. A condurre il format sarà la giornalista Rai Gabriella d'Atri. Si fa risalire al 1088 la fondazione della prima Università europea a Bologna ad opera dei “Clerici Vagantes”, giovani studenti desiderosi di riportare nei loro Paesi di origine la cultura del riscoperto diritto romano e di molti altri saperi del mondo medievale.
Per analogia (o parodia), il termine “Calabri Vagantes” vuole definire i tanti calabresi che vivono oggi in Italia e all’estero, desiderosi di condividere le loro conoscenze ed esperienze di lavoro con i calabresi che vivono e operano nella nostra terra. La rete dei Calabri Vagantes da tempo promuove la collaborazione fra ricercatori dell’Università di Bologna e delle Università calabresi.
Questo “gemellaggio culturale” fra l’Emilia-Romagna e la Calabria, se esteso ad altre regioni italiane, si proprone di coinvolgere non solo i singoli professionisti, ma anche i rispettivi governi regionali e le rispettive Università valorizzando ulteriormente l’utilizzo dei fondi del Pnrr assegnati all’Italia, che secondo le disposizioni europee, devono essere investiti per il 40% nel Sud.
L'idea fondatrice del Campus Sud-Nord è facilitare l’incontro, il confronto e soprattutto le collaborazioni fra Regioni italiane in qualsiasi campo del sapere umano. Le collaborazioni già intraprese fra Emilia-Romagna e Calabria saranno aperte non solo ad altre Regioni italiane ma anche ad altri Paesi della sponda Sud del Mediterraneo.
Durante la serata ci sarà la consegna del Premio Calabri Vagantes per la Ricerca Scientitifica ad Antonio Brunetti, endocrinologo e professore ordinario dell'Università della Magna Graecia; e del Premio per i Giovani Emergenti a Swamy Rotolo che ha ricevuto il David di Donatello 2022 come migliore attrice nel film "A Chiara" di Jonas Carpignano. Proprio quest'ultimo film verrà proiettato, unitamente alla degustazione di prodotti tipici calabresi (la cipolla rossa di Tropea, lo stocco di Mammola, la patata della Sila, il passito di Saracena, il pecorino Crotonese, il caciocavallo Silano e il riso di Sibari).
Nel corso dell'evento si discuterà a proposito della nascita e degli obiettivi del Campus, e soprattutto, della «salute non in vendita».
Interverranno numerose figure professionali di spicco, native calabresi, le quali hanno messo e mettono a disposizione della Calabria le loro conoscenze, nel tentativo di cambiare le cose. Tra questi ci saranno Giovanni Romeo, genetista medico dell’Alma Mater Studiorum di Bologna, fondatore dell’European School of Genetic Medicine e della Rete dei Calabri Vagantes; Angela Misano, insegnante e direttrice del planetario “Pythagoras” della città metropolitana di Reggio Calabria, insignita dal Presidente Mattarella nel marzo 2022 con l’onorificenza dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana per il suo continuo impegno nell’insegnamento dell’astrofisica; Piero Attanasio, docente di Economia all’Università di Milano ed esperto di ricerca e sviluppo per l’editoria e di applicazioni tecnologiche alla gestione dei diritti d’autore, che dal 1995 dirige con grande successo numerosi programmi dell’associazione italiana editori; Giulia Barrera, direttrice della soprintendenza archivistica e bibliografica della Calabria; Giovanni Marino, presidente dell’associazione nazionale Genitori soggetti autistici, che da anni si dedica esclusivamente ed instancabilmente a creare le condizioni migliori per garantire la cura ed il benessere dei suoi due figli autistici e di quelli di tanti altri genitori; Tito Squillaci, pediatra che prima e dopo la sua andata in pensione dall’ospedale di Locri ha passato lunghi periodi nell’Ambrosoli Memorial hospital di Kalongo (Uganda) dove ora, assieme a sua moglie infermiera, si dedica per sei mesi l’anno alla cura dei bambini ugandesi affetti da malaria, anemie e denutrizione, divenuto l’esperto calabrese dei bisogni della sanità nel Sud del mondo, e tanti altri.
Non possiamo fare a meno di augurarci che la Calabria prenda al volo questa opportunità di crescita e rinnovamento sociale e culturale, scongiurando emoragie emigratorie importanti, e il perdurare della sanità deficitaria calabrese.