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Impiantato un defibrillatore transvenoso su giovane cardiopatico: è la prima volta al "Giannettasio"

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CORIGLIANO-ROSSANO - Per la prima volta, nella storia dell’ospedale "Giannettasio", nella giornata di ieri è stato impiantato un defibrillatore transvenoso su un giovane paziente affetto da una grave cardiopatia. Con l’arrivo della dottoressa Silvana de Bonis alla guida dell'unità operativa di Cardiologia di Corigliano-Rossano, con questo ulteriore passo avanti continua ad ampliarsi l’attività della cardiologia interventistica.

Con l’avvio della nuova Unità di terapia intensiva coronarica e del nuovo reparto la cardiologia, posta al secondo piano del "Giannettasio", potrà dare risposte sempre più qualificate e di alta specializzazione all’utenza. L’impianto di defibrillatore, infatti, è un intervento di alta specializzazione, un vero presidio salvavita. Il defibrillatore impiantabile transvenoso, detto anche Icd, è un presidio salvavita. Alcuni pazienti, come quello operato in cardiologia, sono a rischio di aritmie minacciose per la vita e se non prontamente trattati possono portare a morte. L’Icd impiantato è un dispositivo intelligente che riconosce in modo automatico l’aritmia e quando  necessario eroga una scarica elettrica che salva la vita al paziente. Sono stati impiantati dispositivi di ultimissima generazione con possibilità di controllo a distanza.

Un altro risultato storico quello conseguito al "Giannettasio" che è stato costruito grazie ad un gran lavoro di squadra che ha coinvolto il neo commissario dell'Asp di Cosenza, Antonello Graziano, e la direzione sanitaria dell'ospedale avendo messo a disposizione quanto necessario. «Sono contenta, dice la dottoressa Silvana De Bonis, che oltre a dare risposte qualificate ed offrire quanto di meglio esiste oggi allo stato dell’arte dell’assistenza cardiologica, riusciamo a dare queste risposte nell’ospedale della nostra città evitando il disagio degli spostamenti all’ammalato ed ai familiari. Ringrazio l’Amministrazione, la Farmacia, la Direzione Sanitaria ed il Commissario, dottor Graziano, per la condivisione del progetto e tutto il mio gruppo, medici ed infermieri, per la passione e l’abnegazione che stanno mostrando. Il cambiamento crea sempre qualche disagio, ma quando c’è il desiderio di migliorare l’assistenza erogata ogni ostacolo viene superato».

Veronica Gradilone
Autore: Veronica Gradilone

26 anni. Laurea bis in Comunicazione e Tecnologie dell’Informazione. Mi piace raccontare le storie, non mi piace raccontare la mia