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Trebisacce, finanziamento di 500.000 per il rifacimento del lungomare zona 108

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TREBISACCE - C’è un legame molto particolare, endemico ed empatico, tra i cittadini di Trebisacce e il lungomare che cinge, in un abbraccio, la costa. Sarà che la gente di mare con il grande blu si lega ineluttabilmente, sarà che l’estate, per chi ha la fortuna di essere a portata di passeggiata dalle acque ha un valore diverso, sarà che saper camminare su una spiaggia fatti di sassi e non di sabbia è un’arte che apprendi da bambino, sarà quel che sarà, ma al trebisaccese il lungomare, e il mare, non glielo devi toccare.


Quando qualche anno fa una serie di mareggiate distrussero una delle zone più belle della costa trebisaccese, quella tangente ai campetti di 108, si creò una specie di cortocircuito, perché erano stato proprio il mare a privare la città di un facile accesso alla spiaggia.

Le onde si portarono via una strada che d’estate era affollata di bici e motorini, di vita e divertimento, di grida e risate, lasciando uno scorcio di distruzione che ricordava scenari catastrofici fatto di strade spezzate, gabbioni divelti, cancelli del parchetto cittadino che si affacciavano su piccoli strapiombi dove prima c’erano marciapiedi. La contrarietà cittadina fu intensa, carica di rabbia che non aveva verso chi destinarsi. Il territorio subì, ad opera della natura, una ferita che non era solo materiale ma anche, sotto un certo profilo, sociale e culturale.

Ancora oggi passeggiando in quelle contrade il contrasto tra il ricordo di com’erano e di come sono oggi stride nella memoria.

Fatta questa doverosa premessa finalizzata a contestualizzare l’importanza di quanto seguirà, giunge oggi la notizia di un finanziamento di 500.000,00 euro accordato al comune di Trebisacce e legato agli interventi ammessi a finanziamento sulle risorse del Fondo sviluppo e coesione 2021-2027 – Opere per la difesa costiera e ricostruzione del litorale, proprio per intervenire nell’ambito della zona di 108, finalizzato ad iniziare un percorso che ne possa ripristinare la consolidata fruizione di quella porzione di litorale.

Il progetto, che era stato presentato a finanziamento nell’ambito delle iniziative messe in campo dall’amministrazione Mundo, prevede la demolizione dei recinti pericolanti, la rimozione di parte metalliche divelte e corrose, delle gabbionate sfondate ed erose, delle pareti di calcestruzzo e dei muretti distrutti, del bitume accumulato a seguito dell’erosione della strada esistente, la realizzazione di nuove gabbionate, di una scogliera di massi naturali posti a protezione delle gabbionate, il rifacimento del rilevato stradale, del marciapiede, dell’illuminazione pubblica e la bitumatura della strada, per un percorso di circa 500 metri.

Importante passaggio è quello legato alla realizzazione della scogliera di massi naturali posti a protezione, la cui finalità è proprio impedire che i lavori che verranno posti in essere siano cancellati dalle prossime mareggiate intensa che si abbatterà sulla costa di Trebisacce.

Insomma una buona notizia per chi ha sempre provato una dolorosa stilettata al cuore quando affacciandosi su un tratto del litorale che tanto ha rappresentato per Trebisacce non vedeva altro che una strada interrotta che si perdeva in quello che poteva essere, in quello che era stato e che oggi non è più, ma che, a quanto pare, tornerà ad essere.

Non resta che attendere, perché a quanto pare il tempo, e l’impegno, guariscono ogni ferita, anche quella che ci impone madre natura.

Andrea Mazzotta
Autore: Andrea Mazzotta

(Cosenza, 1978) Laureato in giurisprudenza, giornalista pubblicista, appassionato di comunicazione e arte sequenziale, è stato direttore della Biblioteca delle Nuvole di Perugia, direttore editoriale delle Edizioni NPE, coordinatore editoriale per RW-LineaChiara, collaborando con diverse realtà legate al settore dell'editoria per ragazzi. Collabora con il Quotidiano del Sud, Andersen, Lo Spazio Bianco, Fumo di China. E' un fedele narratore delle Cronache della Contea, luogo geografico e concettuale nel quale potenzialmente può succedere di tutto. E non solo potenzialmente.