Tempi biblici per redigere lo Statuto di Co-Ro, quando per la Costituzione bastò un anno e mezzo
Nella conferenza stampa organizzata dallo studio legale Candiano, sono emersi semplici ma fondamentali aspetti sulla questione statutaria: troppo tempo perso e poca volontà nel redigerlo
CORIGLIANO-ROSSANO – Questa mattina si è tenuta al Caffè Alfieri di Corigliano, la conferenza stampa organizzata dallo studio legale Candiano, in cui è stata presentata la raccolta di scritti inerenti alla redazione dello Statuto Comunale, fatta dallo stesso studio legale, che è tema di grande attualità ed importanza su cui tenere alta l'attenzione.
Nicola e Luca Candiano accolgono stampa e delegazioni di comitati cittadini di Co-Ro venuti ad ascoltare le dichiarazioni dell’avvocato già sindaco di Rossano. Presenti anche Ernesto Rapani di Fratelli d’Italia, partito che ha richiesto la diffida al Ministero degli Interni nei confronti dell’amministrazione Stasi, in cui si invita all’adozione e successiva approvazione dello Statuto Comunale in un tempo congruo. Dell’opposizione comunale presente il consigliere Francesco Madeo e il segretario provinciale Giovanni Lefosse, entrambi di Azione.
Nicola Candiano presenta subito un libello dal titolo, “Spunti per la redazione ragionata (ed appassionata) dello Statuto Comunale”: «Una guida per tutti i cittadini che vogliono addentrarsi nei meandri del sistema giuridico-amministrativo della Carta statutaria di una città. L’autonomia degli enti locali è un percorso che parte dagli anni ’90 e che trova giustificazione nella stessa Costituzione».
Parliamo di principi che devono essere tutelati, nei fatti, dalle leggi che le amministrazioni devono darsi attraverso lo Statuto Comunale che, in caso di fusione di città come Co-Ro, trova nel decentramento amministrativo e nella creazione dei municipi, tra sfumature e tecnicismi giuridici, la massima espressione della tutela nei confronti delle stesse comunità fuse, tra riconoscimento e tutela di marcatori identitari e peculiarità dei territori.
Un ragionamento raffinato quello fatto da Candiano che porta a due punti pratici fondamentali: il tempo, siamo troppo in ritardo e la situazione amministrativa è caotica, perché attualmente la fusione si associa a divisione; la volontà, quella che manca alla Giunta Stasi nel mettere nero su bianco la Carta Costituzionale della Città.
Il lavoro è complesso perché mette insieme l’unione tra 2 identità distinte quelle di Corigliano e Rossano, ma entrambe forti economicamente, culturalmente, che insieme sono, già nei numeri, tra le più estese territorialmente e demograficamente della Calabria.
Il tempo è tiranno e il territorio piuttosto che arricchirsi unendosi, si sta impoverendo e, considerando che, per redigere la Costituzione i padri costituzionalisti impiegarono un anno e mezzo, chiediamo a Candiano come ovviare ai tempi biblici impiegati per redigere lo statuto di Corigliano-Rossano: «Per redigere lo statuto ci vuole impegno e professionalità. Intanto nominare “pochi ma buoni”, relatori ad hoc che siano eccellenze nel campo della cultura, giuridico ed economico, che facciano attraverso la partecipazione cittadina, un’istantanea delle due realtà cittadine da un punto di vista sociologico, economico, culturale e territoriale - afferma Candiano – che redigano quindi i punti fondamentali statutari. La politica dovrebbe quindi trovare un punto di equilibrio e avere capacità di mediazione, capire dove investire al meglio e quali risorse. I tempi? Con le professionalità del posto, che quindi conosco bene il nostro territorio, lavorando a ritmo serrato, 15-20 giorni».
Ci stupiamo un po', visto che per mettere su una pseudo bozza, l’amministrazione di Co-Ro ha impiegato anni. Pericolo di scioglimento giunta per volontà dell’Interno o del Tar: «Qualsiasi buon amministratore scongiura un’evenienza del genere, soprattutto per il bene della comunità, parola chiave nella redazione dello statuto in una città nata da una fusione. Si rischia di far entrare Co-Ro in un caos ancora più profondo anche se – puntualizza Candiano – senza statuto, Corigliano e Rossano, rischiano di entrare in un conflitto che avrebbe conseguenze molto negative per il benessere economico, sociale e politico di tutta l’area urbana».