Nuovi “ristori covid” per i pescatori calabresi: Gallo chiede al Governo risposte tempestive
L’assessore regionale all’Agricoltura ha sollecitato una risposta tenuto conto che la Calabria dispone delle risorse da trasferire sul capitolo dei ristori da covid-19, e attende già da due mesi un riscontro
CATANZARO - La Regione Calabria, tramite l’assessorato all’Agricoltura e Risorse agroalimentari, ha già provveduto ad erogare tutte le somme precedentemente stanziate sul Fondo europeo per gli Affari marittimi e la pesca (Feamp), mediante l’emanazione di un bando con cui sono stati finanziati un centinaio di beneficiari, costretti al fermo pesca nel periodo tra il 1° febbraio 2020 e il 31 dicembre 2020, per una prima tranche fino alla concorrenza delle risorse finanziarie disponibili.
Ora, per poter erogare le ulteriori somme, il Dipartimento ha chiesto al Ministero delle Politiche agricole una rimodulazione del piano finanziario del Feamp. Ancora non si ha avuto nessun riscontro. Il Ministero intende valutare in maniera complessiva tutte le richieste avanzate anche da altre Regioni.
Pertanto, l’assessore regionale all’Agricoltura, Gianluca Gallo, ha sollecitato una risposta tempestiva da parte del Governo che prescinda da tale complessiva valutazione, tenuto conto che la Calabria dispone delle risorse da trasferire sul capitolo dei ristori da Covid-19 ed attende già da due mesi un riscontro.
Pertanto, non appena sarà approvata la rimodulazione finanziaria da parte del Ministero, la Regione è pronta a fare la sua parte in quanto gli uffici del settore Pesca saranno in grado di erogare le somme in tempi brevi.
Ricordiamo che durante il periodo della pandemia da Covid-19 anche il comparto della pesca, come gli altri settori produttivi, ha subito una battuta d’arresto che ha determinato criticità inedite per l’economia del comparto complessivamente inteso ed il venir meno del sostentamento per I singoli pescatori e le loro famiglie.
Così come avvenuto in altri comparti produttivi, anche per la pesca il Governo nazionale ha previsto ristori economici a favore dei lavoratori del settore per compensare una tantum le perdite subite dalle imprese di pesca e dai pescatori, per effetto dell’interruzione dell’attività cui sono stati costretti a causa dell’epidemia e dell’impatto che questa ha avuto sullo svolgimento del lavoro e sul mercato.