1 minuto fa:Inaugurata la nuova casa comunale di San Demetrio Corone
1 ora fa:Carabinieri in campo contro le truffe agli anziani
1 ora fa:È il giorno del dolore: oggi pomeriggio i funerali di Gaetano Ruffo
15 ore fa:Nel cuore dell'Arberia: il vino come lingua madre
17 ore fa:Italia Viva Cassano scrive all'Afp dei Medici per la carenza di personale sanitario a Lauropoli
18 ore fa:Emozioni in Musica: la "F. Cilea" saluta l'anno musicale premiando i suoi giovani talenti
15 ore fa:AVS denuncia il Calvario di un paziente oncologico: «Quando i medici perdono la loro umanità»
16 ore fa:La Vignetta dell'Eco
17 ore fa:Personale centellinato e climatizzazione assente: l'odissea dei dializzati di Lungro
16 ore fa:«Cambiare tutto perché nulla cambi»: il dilemma di una fusione apparente

La diocesi di Cassano s'interroga su come la tecnologia influenza il rapporto tra genitori e figli

1 minuti di lettura

CASTROVILLARI - «Superconnessi. Come la tecnologia influenza la mente dei nostri figli e il nostro rapporto con loro”. E’ stato il filo conduttore della quarta tappa del percorso di riflessione, promossa dalla diocesi di Cassano All’Jonio, tenuta presso la parrocchia ”San Girolamo”, di Castrovillari».

Lo comunica la diocesi di Cassano All'Jonio attraverso una nota stampa.

«I lavori sono stati introdotti e presieduti dal vescovo, mons. Francesco Savino. Lo sguardo dello psicoterapeuta, Domenico Barrilà, si è soffermato all’influenza dei fenomeni sociali sulla psiche, si posa sui nostri “figli digitali”».

«Si scopre – secondo Barrilà - una generazione fragile, che oggi più che mai ha bisogno di adulti solidi, che non confondano l'"informazione" con l'"educazione". Si tratta di ragazzi che nella rete e nell'ansia di voler essere continuamente "connessi" trasferiscono - magari distorcendolo - il bisogno di "legami" che è proprio dell'uomo da sempre».

Barrilà guarda in faccia la realtà digitale e gli effetti da essa prodotti nel delicato recinto che ospita educatori, genitori, bambini e ragazzi, portandoci a ragionare senza demonizzare con i riflessi dei cambiamenti, positivi e negativi, generati da vecchie e nuove realtà.

«Alla fine – ha concluso – sperimenteremo la piacevole sensazione di essere tornati in gioco, con le idee più chiare e con qualcosa di concreto da dire e da fare, ma soprattutto con la certezza che niente è più forte del legame educativo, a patto che si abbia voglia di tenerlo in vita per essere testimoni della nostalgia delle realtà».

Francesca Sapia
Autore: Francesca Sapia

Ha due lauree: una in Scienze politiche e relazioni internazionali, l'altra in Intelligence e analisi del rischio. Una persona poliedrica e dall'animo artistico. Ha curato le rassegne di arti e cultura per diversi Comuni e ancora oggi è promotrice di tanti eventi di arti visive