Crisi del settore ittico, chiesti non contributi a fondo perduto ma interventi concreti
Il sindaco di Corigliano-Rossano: «È necessario individuare da parte del Governo delle misure urgenti. Non sono a rischio soltanto centinaia di famiglie, ma un intero settore produttivo»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Continua la mobilitazione delle marinerie d'Italia per protestare contro le condizioni di grave precarietà in cui versa l'intero settore ittico con particolare riferimento al caro gasolio che ha reso più che proibitive le condizioni di lavoro. Questa mattina, infatti, l'ordinanza di sospensione delle attività del mercato ittico di Schiavonea è stata rimodulata ma continua a permanere, per ragioni di ordine pubblico, il divieto di svolgimento del mercato».
È quanto afferma il sindaco di Corigliano-Rossano, Flavio Stasi, che così continua: «Nel corso dell'incontro tenutosi sabato scorso al Porto di Corigliano-Rossano con l'Assessore regionale alla pesca, Gianluca Gallo, è stato chiesto un tavolo tecnico, da tenersi presso la cittadella in settimana, col fine di verificare l'utilizzo di strumenti in grado di dare sostegno immediato al settore, oggettivamente piegato dai rincari generali. Un innalzamento dei costi, correlato anche alla speculazione generatasi sull'onda del conflitto bellico in est Europa, che sicuramente attraversa l'intera società italiana ma che in settori quali la pesca e l'agricoltura diventa immediatamente asfissiante».
«L'Amministrazione Comunale parteciperà al tavolo e continua a sostenere le ragioni della marineria di Schiavonea e di tutte le marinerie d'Italia, le quali non chiedono contributo a fondo perduto, ma bensì interventi concreti per superare e mitigare il caro-gasolio e che gli consentano di continuare a lavorare dignitosamente. È necessario individuare da parte del Governo delle misure urgenti e concrete che vadano in tale direzione; in caso contrario non sono a rischio soltanto centinaia di famiglie, ma un intero settore produttivo che fa parte dell'economia e della tradizione nazionale e locale».