Caro gasolio, al via la protesta della marineria di Schiavonea
Pistoia (Unione è Forza): «Sosteniamo con convinzione le legittime istanze provenienti dalla storica marineria. La protesta, civile ma determinata, non può che trovare comprensione e piena approvazione»
CORIGLIANO-ROSSANO - «Le marinerie di tutta Italia fanno fronte comune: la pesca si ferma ovunque e ci si inizia ad organizzare per le manifestazioni, quelle che fanno davvero rumore. Gli operatori del settore si organizzano per il blocco dei porti, per fermare le merci, per lanciare un ultimo grido d’aiuto a chi resta sordo di fronte al pianto disperato di chi non ha più i mezzi economici per lavorare. Sosteniamo con convinzione le legittime istanze provenienti dalla storica marineria di Schiavonea».
È quanto sostiene l’Associazione di promozione sociale, culturale e turistica “Unione è Forza” attraverso una nota stampa a firma del presidente Fabio Pistoia che così continua: «Riteniamo giuste le rivendicazioni mosse, all’indirizzo del Governo, dagli stessi operatori del comparto ittico, di vitale importanza per l’economia della città di Corigliano-Rossano e dell’intero territorio, dai quali dipende la responsabilità di provvedere alla cura e alle necessità delle rispettive famiglie, il più delle volte monoreddito e che, pertanto, traggono dall’attività della pesca l’unica fonte di sostentamento».
«Richiamare l’attenzione del Governo sull’incremento del prezzo del carburante è giusto e, a tal fine, è più che condivisibile l’iniziativa permanente intrapresa nell’area portuale dagli armatori, dai pescatori, dalle rispettive cooperative. Il raddoppio dei costi del carburante è insostenibile e in queste condizioni, per molti pescherecci, scendere in mare rischia di rivelarsi a dir poco improduttivo. La protesta, civile ma determinata, è figlia di una sofferenza che non può che trovare comprensione e piena approvazione» conclude.