6 ore fa:Polo sportivo del Brillia, Straface: «Abbandonato al degrado»
4 ore fa:Il Polo Arberesh di Lungo vince l'edizione per la Calabria del concorso 'latuaidedimpresa'
2 ore fa:Le Lampare Bjc si scagliano contro «Il capitolato che non c'è»
4 ore fa:«La stabilizzazione dei Tis non può essere a carico dei Comuni»
3 ore fa:Flavio Stasi: «Servono risorse da storicizzare, non scaricabarili»
7 ore fa:Fave, guanciale e pecorino crotonese: ecco come si emoziona il turista
7 ore fa:Centri d'accoglienza in Calabria, la gestione «irrazionale colpisce anche i minori soli»
6 ore fa:Soget trasloca all’ex Ospedale: «Scelta superficiale dell’Esecutivo Stasi»
3 ore fa:Treni ibridi in Calabria: all’appello mancano ancora i 6 Blues previsti per il 2024
1 ora fa:Il "passaggio" di Leone XIV da Rossano: «Ci affiancò nella fondazione del monastero»

A Longobucco si trova la via delle miniere: un’enorme bellezza che non tutti conoscono

1 minuti di lettura

LONGOBUCCO - Longobucco possiede una ricchezza naturale fatta di pozzi minerari dai quali, sin dai tempi antichi, i sibariti, i crotoniati e i romani estraevano la galena argentifera per la produzione delle monete d’argento della città di Sybaris. I maestri argentari di Longobucco erano famosi in tutto il meridione e persino Gioacchino da Fiore si recò nella cittadina per la lavorazione di alcuni calici. La via delle miniere di Longobucco era dunque davvero prestigiosa e nota non solo in Calabria.

Numerosi manufatti in argento lavorati a Longobucco sono stati spesso donati ai vari Papi che si sono succeduti e una piccola quantità di oggetti è visitabile nella chiesa Matrice del paese. Il terremoto del 1783 però, che colpì in modo disastroso la zona, segnò la fine dell’attività mineraria.

 E oggi? Il sentiero “La Via delle Miniere” inizia immediatamente fuori paese, nella località “Mulinu e ru Rizzu”, ed è visitabile. Il percorso è stato attrezzato e illustrato con pannelli didascalici per la visita, ma è possibile anche avvalersi di una guida per apprendere al meglio le tecniche dell’antica attività di estrazione e lavorazione della galena argentifera.

Questo sentiero era in passato un vero e proprio crocevia di gente affaccendata in lavori diversi, ma oggi non sembra essere così affollato se non in estate. Manca forse una vera opera di valorizzazione del posto che potrebbe far fiorire questo patrimonio calabrese. L’ultima manifestazione dedicata alle miniere d’argento di Longobucco risale infatti al 2018, quando è stata celebrata la X Giornata nazionale delle miniere, ma da allora nulla più.

La via delle miniere conserva un fascino unico, con il luccichio dell’argento ancora visibile, che resta però poco conosciuto. Siamo forse noi stessi calabresi i sabotatori del nostro immenso patrimonio e delle bellezze del nostro territorio?

Martina Garofalo - stagista università La Sapienza

Fonte: comune.longobucco.cs.it, viaggiart.com

Redazione Eco dello Jonio
Autore: Redazione Eco dello Jonio

Ecodellojonio.it è un giornale on-line calabrese con sede a Corigliano-Rossano (Cs) appartenente al Gruppo editoriale Jonico e diretto da Marco Lefosse. La testata trova la sua genesi nel 2014 e nasce come settimanale free press. Negli anni a seguire muta spirito e carattere. L’Eco diventa più dinamico, si attesta come web journal, rimanendo ad oggi il punto di riferimento per le notizie della Sibaritide-Pollino.