A Longobucco si trova la via delle miniere: un’enorme bellezza che non tutti conoscono
Le miniere aurifere di Longobucco rappresentano un inestimabile patrimonio per l’intera Calabria, ma restano nascoste e poco conosciute
LONGOBUCCO - Longobucco possiede una ricchezza naturale fatta di pozzi minerari dai quali, sin dai tempi antichi, i sibariti, i crotoniati e i romani estraevano la galena argentifera per la produzione delle monete d’argento della città di Sybaris. I maestri argentari di Longobucco erano famosi in tutto il meridione e persino Gioacchino da Fiore si recò nella cittadina per la lavorazione di alcuni calici. La via delle miniere di Longobucco era dunque davvero prestigiosa e nota non solo in Calabria.
Numerosi manufatti in argento lavorati a Longobucco sono stati spesso donati ai vari Papi che si sono succeduti e una piccola quantità di oggetti è visitabile nella chiesa Matrice del paese. Il terremoto del 1783 però, che colpì in modo disastroso la zona, segnò la fine dell’attività mineraria.
E oggi? Il sentiero “La Via delle Miniere” inizia immediatamente fuori paese, nella località “Mulinu e ru Rizzu”, ed è visitabile. Il percorso è stato attrezzato e illustrato con pannelli didascalici per la visita, ma è possibile anche avvalersi di una guida per apprendere al meglio le tecniche dell’antica attività di estrazione e lavorazione della galena argentifera.
Questo sentiero era in passato un vero e proprio crocevia di gente affaccendata in lavori diversi, ma oggi non sembra essere così affollato se non in estate. Manca forse una vera opera di valorizzazione del posto che potrebbe far fiorire questo patrimonio calabrese. L’ultima manifestazione dedicata alle miniere d’argento di Longobucco risale infatti al 2018, quando è stata celebrata la X Giornata nazionale delle miniere, ma da allora nulla più.
La via delle miniere conserva un fascino unico, con il luccichio dell’argento ancora visibile, che resta però poco conosciuto. Siamo forse noi stessi calabresi i sabotatori del nostro immenso patrimonio e delle bellezze del nostro territorio?
Martina Garofalo - stagista università La Sapienza
Fonte: comune.longobucco.cs.it, viaggiart.com