In Cattedrale a Rossano "La vita e la passione di Cristo al femminile"
Il 9 aprile la Diocesi di Rossano Cariati presenta il Mistero della Madre, nella suggestiva cornice della Maria Santissima Achiropita
CORIGLIANO-ROSSANO - La Cattedrale Maria Santissima Achiropita della diocesi di Rossano Cariati presenta il Mistero della Madre. La vita e la passione di Cristo al femminile.
Dall'annuncio alla nascita, di Erri De Luca, al colloquio con Cristo di Jacopone da Todi, Mariarosaria Bianco interpreta la Madre, in un primo momento smarrita e scurita dal dolore composto della Madonna di Jacopone da Todi per arrivare alla straziante disperazione di Maria alla Croce di Dario Fo, rivisitando le fasi del peccato e della Conversione della Maddalena.
La rappresentazione che lo scorso anno in diretta Facebook ha registrato oltre 2.500 visualizzazioni, viene proposta sabato 9 aprile, alle ore 19, in presenza nella Cattedrale Maria Santissima Achiropita di Rossano.
«Un modo coinvolgente e commovente per vivere la passione di Cristo in un momento così delicato, per rinsaldare lo spirito e arrivare alla Pasqua con animo rinnovato», afferma Don Pietro Madeo, promotore dell'evento.
Alla rappresentazione, questo anno, parteciperanno anche alcuni degli allievi della Scuola delle Arti Maros in Teatro. Quando l'arte si fa preghiera, la preghiera stessa diventa arte in un turbinio di emozioni, sensazioni e suggestioni che lo spettatore può sentire in maniera intima e personale.
All'evento sarà presente S.E. il vescovo Maurizio Aloisio.
L'attrice in scena ripercorrerà le tappe della vita di Cristo dall'annuncio dell'angelo alla nascita del figlio, un figlio che non sarà della madre ma dell'umanità intera e questo Maria lo percepisce dal primo istante, dal brivido freddo che viene dal futuro.
E se in un primo momento la madre, afflitta dal destino di suo figlio, accetta rassegnata il volere del Padre, nel momento della crocifissione e morte non riesce a trattenere la disperazione umana di una madre che perde suo figlio.
La rappresentazione si conclude con il pianto della Madonna, il quadro della pietà e la speranza di un luogo "dov'è pianto e gioco e riso e vedere il grande porto di Gesù nostro conforto, quello che per noi fu morto ne cancellerà i peccati".