Crisi del settore della ristorazione collettiva: lavoratrici e lavoratori rischiano fame e povertà
Filcams Cgil Calabria chiede soluzioni adeguate e rapide: «Paradossale che chi lavora per offrire ristoro agli altri nelle mense di scuole o aziende, da quando è iniziata la pandemia viva in una situazione di fame e bisogno»
CATANZARO - «Paradossale che chi lavora per offrire il ristoro agli altri, da quando è iniziata la Pandemia vive in una situazione di fame e di bisogno. Il settore della Ristorazione collettiva è al tappeto, soprattutto se si guarda agli appalti per le mense scolastiche ed aziendali».
È quanto denuncia Giuseppe Valentino, segretario generale Filcams Cgil Calabria che così continua: «Da tre anni a questa parte, chi lavora nel settore, sta vivendo in una situazione precaria sia dal punto di vista economico che sociale. Gli enti pubblici, piuttosto che le Scuole, o le grandi aziende hanno bloccato le mense e dì conseguenza chi lavora nel settore rimane a casa senza reddito e senza assistenza. Il Governo nazionale non ha, nonostante le richieste del sindacato, previsto ristori ed ammortizzatori sociali, le lavoratrici ed i lavoratori sono lasciati da soli ed alla disperazione».
«La Filcams Cgil ritiene che, anche in Calabria come è stato fatto in altre realtà, la politica e le Istituzioni debbano trovare soluzioni adeguate per dare sostegno e forza a chi pur lavorando rischia la fame e la povertà, con tutte le conseguenze sociali per le loro famiglie e le nostre comunità» conclude.