Co-Ro, i dipendenti della mensa scolastica ora rischiano il posto di lavoro. «Nessuna risposta dalla Siarc né dal Comune»
In corso la protesta davanti al Comune. Ferrone (Cgil): «La situazione sta precipitando. L’azienda ha comunicato che avrebbe garantito il servizio solo fino a venerdì scorso. Oggi non sappiamo cosa accadrà»
CORIGLIANO-ROSSANO – «Siarc, vogliamo risposte sul nostro futuro lavorativo. Quattro mesi senza stipendio. Che fine faremo? Dopo tanti anni mai visto uno schifo del genere. Vi siete presi gioco dei bambini. Vergognoso».
Non si placa la protesta dei dipendenti delle mense scolastiche di Corigliano-Rossano. E questo messaggio lo si legge su uno dei cartelloni che portano in mano stamane alcuni dei lavoratori, mentre sono scesi nuovamente in piazza, davanti alla sede del Comune per chiedere a gran voce risposte certe sulla questione della refezione scolastica.
Assieme ai lavoratori e alle lavoratrici, in prima linea i sindacati Cgil Filcam e Uil: «La situazione sta precipitando – dichiara il segretario generale Pollino-Sibaritide-Tirreno della Cgil Filcam, Andrea Ferrone – non solo i dipendenti non percepiscono più lo stipendio mensile da novembre, ma ora è a rischio il posto lavoro in quanto la Siarc ha comunicato al Comune che avrebbe il garantito il servizio solo fino a venerdì scorso. Oggi non sappiamo cosa accadrà».
Incertezza, paura e anche tanta rabbia.
In rappresentanza dell’Amministrazione comunale, sono accorse a raccogliere le istanze della protesta sia Tatiana Novello, assessore all'Assetto e al Territorio che Alessia Alboresi, assessore alle Politiche Sociali, Cultura e Politiche di Genere.
Quest’ultima, solo qualche giorno fa, affermava infatti che «il Comune ha vigilato sempre e costantemente sul servizio, che purtroppo ha evidenziato fin dall'inizio delle inadeguatezze che si è cercato di correggere con l'azienda».
Ma la Siarc pare non risponda. Ora i dipendenti brancolano nel buio mentre l’azienda sembra essersi volatilizzata nel nulla.
«L’incertezza regna sovrana. – Continua Ferrone - Siamo qui, nuovamente in piazza per capire quale futuro attende noi e le nostre famiglie».
Con la speranza che si riesca finalmente a dare delle risposte certe ai lavoratori e un pasto (degno di questo nome) ai bambini della Città, attendiamo l’esito della protesta di stamane.