Cariati rischia la chiusura dell'ufficio del giudice di pace
Lo dichiarano i consiglieri comunali di opposizione accusando il sindaco di indifferenza in merito alla questione
CARIATI - «Nonostante l’essere consapevoli dell’imminente pensionamento del dipendente comunale che svolge le funzioni di cancelliere e nonostante le sollecitazioni che provengono dal tribunale di Castrovillari, l’amministrazione comunale di Cariati, non ha ancora trovato il tempo di risolvere tale problematica che arrecherebbe enormi disagi a tutto il territorio».
E’ quanto affermano i consiglieri di opposizione del comune di Cariati, in una nota stampa.
«Anzi, sembra proprio che per i nostri amministratori questo sia un problema di poco conto, da affrontare in totale leggerezza così come ci hanno abituato, a noi consiglieri ed ai cittadini, nel modo di affrontare le tantissime problematiche aperte che interessano la nostra Cariati. Come consiglieri comunali di opposizione - si legge nella nota - abbiamo presentato un’interrogazione urgente per sapere i provvedimenti adottati, ad oggi, dall'amministrazione comunale al fine di scongiurare la chiusura dell’ufficio del giudice di pace di Cariati».
«Siamo a conoscenza del rifiuto a ricoprire tale incarico da diversi dipendenti comunali interpellati al fine di sostituire la dipendente prossima alla pensione. Ma, siamo a conoscenza anche, della volontà di diversi altri dipendenti a voler essere trasferiti immediatamente all’ufficio del giudice di pace – aggiungono i consiglieri comunali - per questo abbiamo invitato il sindaco di Cariati a porre in essere una manifestazione d’interesse interna, pubblica ed aperta a tutti i dipendenti, in modo da poter raccogliere le disponibilità effettive, naturalmente valutando le competenze per poter ricoprire tale ruolo».
«Quello che è certo – si legge in conclusione della nota - è che i nostri amministratori si dimostrano ancora una volta poco attenti e superficiali nell’affrontare le problematiche della nostra cittadina, ma molto bravi, a danno avvenuto, nel distribuire le colpe della loro incapacità a destra e manca».