Un laboratorio di psico-oncologia per aiutare le donne affette da cancro al seno
È il nuovo servizio attivato presso l'azienda ospedaliera Annunziata di Cosenza. Sei giorni dedicati alle pazienti che hanno subito la grave malattie, con un team medico di esperti in prima linea.
COSENZA - Palette, pennelli, specchi, rossetti e smalti: per un pomeriggio le stanze del reparto di Oncologia dell’Annunziata sono diventate il set, insolito, di una beauty farm. L’oncologia estetica entra a pieno titolo nel percorso di riabilitazione oncologica, in un progetto fortemente voluto dal direttore di Oncologia, Serafino Conforti, dalla dottoressa Angela Piattelli referente regionale della Società di psico-oncologia che patrocina il progetto “Le settimane della Primavere delle donne” e dalla dottoressa Virginia Liguori, presidente dell’associazione Oncorosa.
Sei giornate a tema che vedono protagoniste le donne che hanno vissuto l’esperienza spiacevole della malattia e tornano, proprio all’Annunziata, per vivere un percorso di rinascita che: «Mira a far scoprire - ha spiegato la dottoressa Piattelli - l’ espressione creativa delle emozioni, a facilitare il dialogo interiore, a riprendersi cura del proprio corpo, a superare il disagio fisico e psicologico delle donne che, dopo l’intervento al seno, nella stragrande maggioranza dei casi, percepiscono il proprio corpo estraneo e menomato».
«Il tumore al seno avanzato – ha detto il direttore Conforti – con le moderne terapie può diventare una terapia cronica con cui convivere, per questo motivo bisogna considerare la qualità della vita tenendo in primo piano, come vera e propria cura, l’identità di ogni donna, in tutti gli aspetti. Il progetto è un percorso di bellezza, attraverso le varie arti, della mente e del corpo».
«Il progetto che abbiamo messo a punto con il coinvolgimento di tante professionalità della nostra città – ha aggiunto il dottor Conforti – ha obiettivo di prendersi cura della donna anche dopo i protocolli terapeutici chirurgici, radioterapici e farmacologici, proprio perché sappiamo bene le patologie oncologiche recano anche sofferenza psichica e l’approccio alla cura deve essere necessariamente multidisciplinare e coinvolgere anche altre esperienze sensoriali».
Sei laboratori di montagnoterapia, estetica oncologica, armocromia, nutrizione, scritture e danza, gioielli e arte orafa, gestiti da esperti qualificati che offriranno alle pazienti percorsi complementari di aiuto alle terapie tradizionali.
Un percorso di sperimentazione diretta che si articola in attività teorico-pratiche e momenti di confronto e condivisione dei vissuti personali, narrati nell’ambito dei gruppi.
Dopo il laboratorio di estetica oncologica e chirurgia ricostruttiva condotto dal team dalla dottoressa Maria Sommario chirurgo estetico, componente della Brest unit dell’Annunziata e del dottor Pippo Li Preti di Ame academy, seguiranno i quelli di armocromia moda e costume, nutrizione in oncologia, scrittura e danza e gioielli e arte orafa.