Terranova: il vice sindaco respinge le accuse di degrado: «Gli atti vandalici episodio isolato»
Massimiliano Smiriglia punta su un modello di resilienza che recuperi il centro storico e soprattutto i giovani terranovesi
TERRANOVA DA SIBARI – Il vice sindaco Massimiliano Smiriglia non ci sta a far passare il borgo di cinquemila anime come un luogo consumato dal degrado e, soprattutto, ribadisce che un piccolo gruppo di adolescenti, non può essere abbandonato al disagio sociale. Il vice sindaco raggiunge telefonicamente la nostra redazione e ci tiene a spiegare che il comportamento degli adolescenti fotografati, mentre si accingono a compiere atti vandalici, è una realtà che riguarda un gruppo isolato di giovani.
Gruppo già attenzionato dalle forze dell’ordine, nello specifico dai Carabinieri di stanza a Terranova, come dalle stesse autorità cittadine. Smiriglia non nasconde la preoccupazione dell’amministrazione comunale non tanto per i danni alle cose, quanto per la questione dell’ordine pubblico e per il forte disagio sociale che i giovani esprimono. Le cause sono molteplici e certamente l’isolamento forzato, dovuto al Covid, non ha fatto altro che spingere questi gruppetti isolati di ragazzi, a manifestare rabbia ed insofferenza che si sa, a quell’età, dovrebbero essere veicolate in modo costruttivo. In realtà l’amministrazione comunale, si sta prodigando molto per intercettare fondi, europei, regionali, provinciali, che possano mettere nuovamente in funzione, ad esempio, un circuito di videosorveglianza già attivato nell’estate 2021.
Nonostante i ripetuti tentativi di partecipazione a bandi pubblici, con progetti validi, le porte restano chiuse perché la crisi economico-sociale, amplificata dalla pandemia, ha coinvolto tutti i comuni del nostro territorio e rispetto alle richieste, le risorse sono limitate. Tantissime le idee in cantiere, già abbiamo scritto dei 170.000 euro assegnati al comune terranovese (https://ecodellojonio.it/articoli/territorio/2022/02/a-terranova-da-sibari-arrivano-i-primi-fondi-per-il-ripopolamento-e-le-attivita-economiche), di cui una parte rilevante, assicura Smiriglia, verrà investita per sostenere le iniziative economiche dei cittadini, con sgravi e agevolazioni fiscali, il resto al recupero dei giovani residenti nel borgo calabrese, promuovendo iniziative sportive, culturali e di inclusione sociale.
Terranova sembra a tratti una miniatura della realtà italiana, un concentrato di bellezze storico-architettoniche, che nasconde al suo interno un grave disagio giovanile. Sicuramente l’amministrazione comunale crede tenacemente nel recupero sia del centro storico e la sua messa in sicurezza, sia in quello dei giovani terranovesi, anche se un fenomeno isolato, i ragazzi che hanno compiuto gesti vandalici, non possono essere abbandonati a sè stessi. Gli ingredienti ci sono tutti: residenti attenti alle realtà del centro abitato, una classe politica tenace, pronta a mettersi in gioco con idee innovative e man mano che i fondi arrivano, veicolarli in nuovi investimenti per attività produttive e recupero del territorio. E’ probabile che Terranova da Sibari sia candidata a diventare un modello di resilienza del sud Italia e, tenendo conto delle parole del vice sindaco, ci sono altissime probabilità che ciò accadrà presto.v