Sanità, in arrivo nuove attrezzature diagnostiche «ma Cassano resta fuori dagli investimenti»
Garofalo, del comitato spontaneo di cittadini in difesa per il diritto alla salute: «Continua per i cassanesi, l’emigrazione sanitaria a cui purtroppo sono stati da sempre abituati»
CASSANO JONIO - «59 apparecchiature da sostituire e 23 da potenziale per un investimento complessivo di 86 milioni di euro, nell’ambito della programmazione prevista dal ministero della salute nel PNRR. Saranno acquistate nuove tac, risonanze magnetiche, mammografi, acceleratori lineari, angiografi e gamma camera. Spulciando l’elenco dei presidi ospedalieri e territoriali nei quali arriveranno le nuove grandi apparecchiature, ancora una volta Cassano resta fuori».
Lo sostiene Francesco Garofalo, del comitato spontaneo di cittadini in difesa per il diritto alla salute della città delle terme.
«Ricordo, - continua - che da più tempo, avevamo fatta richiesta affinché la radiologia del locale poliambulatorio, venisse dotata di uno strumento essenziale quale il mammografo, al fine di consentire alle donne in particolare, di poter effettuare l’esame nel proprio comune di residenza».
«Prendiamo atto – prosegue Garofalo -, che ai toni trionfalistici sugli investimenti annunciati, i cittadini residenti, devono far ricorso ad altre strutture. Continua per i cassanesi, l’emigrazione sanitaria a cui purtroppo sono stati da sempre abituati».
«Tutto questo – rimarca -, al di là degli slogan e delle uscite pubbliche delle ultime settimane, chiare le responsabilità delle istituzioni preposte, soprattutto quelle che si prestano a giochi con il solo fine di oscurare le sacrosante battaglie di comitati civici, che portano avanti sul territorio, a cui è sempre mancata un’attività di confronto e di partecipazione dal basso dei problemi, che quotidianamente la povera gente segnala, al fine di vedersi garantiti i diritti e i livelli essenziali di assistenza come già avviene, in altre parti del Paese».