Il Comitato Magna Graecia: decentriamo le Asp nel cosentino
Per il Comitato Il centralismo affossa la sanità in tutto l'Alto Jonio
CORIGLIANO-ROSSANO – I cittadini dell’Alto Jonio calabrese fanno sentire la loro voce, in modo sempre più puntuale ed efficace, contro la cattiva gestione della sanità calabrese, proprio come sta facendo il Comitato Magna Graecia. Un gruppo di professionisti uniti da un unico obbiettivo: denunciare pubblicamente ciò che non va sul territorio e porre, se è possibile, soluzioni.
Il comitato analizza la questione sanità, dallo spoke di Corigliano-Rossano, perennemente affetto da mancanza di personale sanitario, fino ad arrivare al reparto l'unico reparto di terapia intensiva presente tra Crotone e Policoro, chiuso e riaperto nel giro di poche ore qualche giorno fa, ma con un organico dimezzato. Il comitato già da tempo auspicava l’apertura dei presidi dismessi di Cariati e Trebisacce e la rifunzionalizzazione dei Presidi di Acri e San Giovanni in Fiore, garantendo: «un'adeguata risposta sanitaria di primo intervento sui micro-ambiti, ciò avrebbe potuto alleviare il carico di lavoro su Hub e Spoke. I primi, qualora fossero stati già destinati ad ospedali di base, avrebbero potuto filtrare il carico di lavoro pendente sugli ospedali di primo e secondo livello, alleviando le inevase domande sanitarie, soprattutto, per le Aree Interne direttamente afferenti ai presidi di cui sopra». Il Magna Greacia puntualizza ancora che se nel versante Jonico, dalla Sibaritide a Crotone, manca tutto, da operatori a strutture adeguate ecc…, al Presidio dell'Annunziata, annunciano l’assunzione di 221 unità.
Per il Comitato il problema è la “gestione centralizzata” della sanità nel cosentino e, coerentemente con quanto sopra, ribadisce che la soluzione è semplice quanto, almeno così sembrerebbe, impossibile: la nascita di un'Azienda Ospedaliera che comprenda l'ambito tra il Crotonese e la Sibaritide, con l’ottimizzazione degli Spoke esistenti e:«rilanciando, definitivamente, i presidi di Cariati e Trebisacce, cosi come quelli di montagna di Acri e San Giovanni in Fiore come ospedali di base e non certo come lazzaretti». Anche il risanamento dei Pronto soccorso e l’assunzione di personale sanitario è fondamentale, sia per il presidio di Crotone, sia per lo spoke di Corigliano-Rossano.