8 ore fa:Aeroporto della Sibaritide, Mazza frena: «Solo visioni distorte potrebbero concepirlo»
7 ore fa:Un fumetto per contrastare il gioco d'azzardo: a Co-Ro la presentazione di "Non è solo un gioco"
10 ore fa:Strada provinciale 187 e 188, un anno dalla nevicata: «Nulla è cambiato. Ancora abbandono e pericolo»
8 ore fa:Pugliese sul voto delle Regionali: «Serve un nuovo centrosinistra calabrese o sarà la fine di un destino già scritto»
9 ore fa:Scalda i motori l'OktoberFest Calabria
8 ore fa:«L’aeroporto di Crotone non si tocca»: la Barbuto attacca Mundo. Ma nessuno ha mai chiesto di chiuderlo
9 ore fa:Presentato a Co-Ro il "Clementina Festival 2025"
6 ore fa:Cinghiale si aggira nel parco dell’anfiteatro “Rino Gaetano” a Sant’Angelo
11 ore fa:Sanità e prevenzione, a Bocchigliero seconda turnazione promossa dal Movimento Diritto alla Salute
10 ore fa:Baracca a fuoco sotto il Ponte Almirante «emblema di una città che sta bruciando nel degrado»

Il Comitato Magna Graecia: decentriamo le Asp nel cosentino

1 minuti di lettura

CORIGLIANO-ROSSANO – I cittadini dell’Alto Jonio calabrese fanno sentire la loro voce, in modo sempre più puntuale ed efficace, contro la cattiva gestione della sanità calabrese, proprio come sta facendo il Comitato Magna Graecia. Un gruppo di professionisti uniti da un unico obbiettivo: denunciare pubblicamente ciò che non va sul territorio e porre, se è possibile, soluzioni.

Il comitato analizza la questione sanità, dallo spoke di Corigliano-Rossano, perennemente affetto da mancanza di personale sanitario, fino ad arrivare al reparto l'unico reparto di terapia intensiva presente tra Crotone e Policoro, chiuso e riaperto nel giro di poche ore qualche giorno fa, ma con un organico dimezzato. Il comitato già da tempo auspicava l’apertura dei presidi dismessi di Cariati e Trebisacce e la rifunzionalizzazione dei Presidi di Acri e San Giovanni in Fiore, garantendo: «un'adeguata risposta sanitaria di primo intervento sui micro-ambiti, ciò avrebbe potuto alleviare il carico di lavoro su Hub e Spoke. I primi, qualora fossero stati già destinati ad ospedali di base, avrebbero potuto filtrare il carico di lavoro pendente sugli ospedali di primo e secondo livello, alleviando le inevase domande sanitarie, soprattutto, per le Aree Interne direttamente afferenti ai presidi di cui sopra». Il Magna Greacia puntualizza ancora che se nel versante Jonico, dalla Sibaritide a Crotone, manca tutto, da operatori a strutture adeguate ecc…, al Presidio dell'Annunziata, annunciano l’assunzione di 221 unità.

Per il Comitato il problema è la “gestione centralizzata” della sanità nel cosentino e, coerentemente con quanto sopra, ribadisce che la soluzione è semplice quanto, almeno così sembrerebbe, impossibile: la nascita di un'Azienda Ospedaliera che comprenda l'ambito tra il Crotonese e la Sibaritide, con l’ottimizzazione degli Spoke esistenti e:«rilanciando, definitivamente, i presidi di Cariati e Trebisacce, cosi come quelli di montagna di Acri e San Giovanni in Fiore come ospedali di base e non certo come lazzaretti». Anche il risanamento dei Pronto soccorso e l’assunzione di personale sanitario è fondamentale, sia per il presidio di Crotone, sia per lo spoke di Corigliano-Rossano.

Francesca Sapia
Autore: Francesca Sapia

Ha due lauree: una in Scienze politiche e relazioni internazionali, l'altra in Intelligence e analisi del rischio. Una persona poliedrica e dall'animo artistico. Ha curato le rassegne di arti e cultura per diversi Comuni e ancora oggi è promotrice di tanti eventi di arti visive