Consorzio di Bonifica bacini settentrionali alla resa dei conti: zero stipendi e in arrivo lo stato di agitazione
Cgil, Cisl e Uil scrivono al Prefetto e alla Regione Calabria: «Serve la collaborazione delle associazioni di categoria e dei sindaci, urge intervento fattivo per ricercare soluzioni atte a risolvere la problematica»
CASTROVILLARI - Le organizzazioni sindacali (Cgil, Cisl e Uil), a seguito di un incontro con i dipendenti, alla luce della indisponibilità economica da parte del Consorzio di Bonifica bacini settentrionali all’erogazione dei salari correnti ed arretrati a tutti i dipendenti, hanno dichiarato lo stato di agitazione della totalità dei lavoratori, dipendenti mettendo in programma idonee azioni sindacali tendenti a garantire reddito e continuità occupazionale alla totalità dei prestatori d’opera in organico.
È quanto si apprende dalla nota sindacale unitaria a firma dei Segretari generali territoriali Flai-Cgil Federica Pietramala, Filbi Uil Nicola Alberti e Fai-Cisl di Cosenza Antonio Pisani.
Si evidenzia, lo stato di particolare drammaticità in cui versano la totalità dei dipendenti dell’ente consortile determinata dalla mancata erogazione di salari e stipendi delle mensilità arretrate. Specificamente, le maestranze addette ai servizi d’irrigazione ed impiegati, tecnici et amministrativi, non percepiscono salari et stipendi, con arretrati di 11 mensilità con gravi ed inaccettabili conseguenze sulle famiglie di operai ed impiegati.
Al prefetto della provincia di Cosenza la Cgil chiede «un autorevole intervento sia per le gravi implicazioni sociali della vertenza occupazionale che per il carattere alimentare delle retribuzioni, nonché per il valore e l’impatto che ha il servizio di irrigazione su centinaia di aziende agricole nel territorio, al fine di prevenire e scongiurare possibili turbative dell’ordine e della sicurezza pubblica».
Al presidente della Giunta regionale con Roberto Occhiuto e all’assessore del comparto Gianluca Gallo si chiede, invece, «al fine di mettere in campo politiche immediate atte a fronteggiare l’attuale condizione di difficoltà finanziaria dell’ente consortile al fine di garantire l’erogazione corrente dei servizi d’irrigazione ed i salari e stipendi ai lavoratori dipendenti, chiede la convocazione a breve termine delle parti in indirizzo presso la regione Calabria per un esame congiunto delle problematiche in atti, ovvero per ricercare le più idonee, definitive ed immediate azioni da mettere in campo per assicurare, nel più breve tempo possibile, salari e stipendi alla totalità dei dipendenti affinchè si garantiscano i servizi d’istituto dell’ente agli agricoltori e cittadini consorziati».
Il sindacato molto preoccupato della situazione e con l’approssimarsi della stagione irrigua, «stagione fondamentale per portare avanti un intero comparto agricolo», chiede alle associazioni di categoria ed ai sindaci dei comuni dove sono ubicate tutte le aziende agricole, un intervento fattivo per ricercare soluzioni atte a risolvere la problematica. «Se non ci sarà a breve il pagamento dei salari - dicono - ci vedremo costretti, nostro malgrado, a mettere in campo idonee azioni sindacali e manifestazioni pubbliche anche di forte impatto simbolico per garantire ai lavoratori dipendenti reddito e continuità occupazionale proclamando lo sciopero generale».