Fisascat Cisl Calabria: «Prorogare gli ammortizzatori sociali per settore turistico, terziario e commercio»
Lo Papa: «Togliere proprio ora il vincolo che tutela i lavoratori del terziario è fuori luogo e rischia di fare da apripista ad una vera e propria crisi sociale»
CATANZARO - «Intervenire subito affinché nella legge di Bilancio venga inserita una norma che permetta di prorogare le tutele occupazionali e gli ammortizzatori in deroga, attualmente in scadenza a dicembre. Solo così è possibile salvare un indotto di lavoratori e lavoratrici che a causa della recrudescenza del Covid rischiano di essere mandati a casa».
Il segretario generale Fisascat Cisl Calabria Fortunato Lo Papa, preoccupato per l'andamento epidemiologico che sta contraddistinguendo non solo la Calabria, ma l'intero Paese, si appella al governo e alle istituzioni affinché si adoperino per fermare quella che potrebbe diventare una vera e propria voragine.
«Basta guardarsi attorno per vedere decine di attività commerciali chiuse, veglioni annullati, partenze cancellate. Tutto questo significa lavoro venuto meno per camerieri, ristoratori, cuochi, supermercati, ingrossi, addetti alle pulizie, agenzie di viaggio, alberghi ecc. Togliere proprio ora il vincolo che tutela i lavoratori del terziario, del turismo e del commercio, è fuori luogo e rischia di fare da apripista ad una vera e propria crisi sociale», afferma il sindacalista.
«L'imperversare del Covid, la contagiosità, seppur con effetti meno importanti in termini di salute, in un periodo quale quello natalizio, è una mazzata che arriva su un settore già infragilito e che attendeva ora di potere respirare. Invece, anche questa eventualità è venuta meno», commenta ancora Lo Papa.
Il tutto mentre si prospetta un aumento delle restrizioni, in linea con i contagi che non danno tregua. In Calabria sono centinaia di migliaia le lavoratrici e i lavoratori del Turismo, del Terziario e degli appalti di servizi, ancora interessati dalla crisi.
«È da irresponsabili abbandonare ora a se stessi i protagonisti di questo comparto. Il mio auspicio - dice il segretario - è che anche il governo regionale faccia la sua parte, convocando le parti sociali e capire se è possibile individuare le risorse necessarie a sostenerli».
Ma non solo. Lo Papa ricorda ancora la necessità di un patto per il lavoro, così come avvenuto in altre regioni, che possa permettere di regolamentare il settore turistico, del commercio e del turismo. Un tema del quale dalla Cittadella fino ad ora nessuno si è occupato. Ecco allora che il cislino si rivolge al neo governatore Occhiuto affinché si interessi di questo argomento e lo renda concreto andando ad incidere sul settore occupazionale in termini di stabilità e tutele.