Da oggi è possibile anche a Cosenza l’assistenza domiciliare per i pazienti affetti da Leucemia Cronica
L'Ematologia dell’Ospedale Annunziata tra i sei Centri ammessi al programma "Caring my life" che ha l’obiettivo di supportare il monitoraggio a distanza dei pazienti in remissione di malattia
COSENZA - Da oggi i pazienti affetti da Leucemia Mieloide Cronica potranno usufruire di un servizio di assistenza e controllo sanitario domiciliare.
“Caring my life” è il programma di assistenza dedicato, promosso da Novartis, che ha l’obiettivo di supportare il monitoraggio a distanza dei pazienti in remissione di malattia (Leucemia Mieloide Cronica) senza necessità di trattamento specifico, migliorando la gestione della patologia, riducendo gli accessi al centro ospedaliero e limitando il tempo e le risorse che il paziente, normalmente dedica alle attività di controllo periodico, svolte in ambito ospedaliero. Da oggi alcuni pazienti affetti da Leucemia Mieloide Cronica e con determinate caratteristiche cliniche, che afferiscono al Centro di Ematologia dell’Annunziata, diretto dal dr. Massimo Gentile, potranno usufruire di un servizio di assistenza con personale infermieristico specializzato e dedicato che eseguirà i prelievi ematici presso il loro domicilio.
Il programma di supporto al paziente, “Caring my life” coinvolge 6 centri nazionali, tra i quali l’U.O.C. di Ematologia dell’Annunziata di Cosenza - il progetto è seguito dal dr Francesco Mendicino - e si svolgerà per la durata di 12 mesi.
Una procedura codificata che prevede l’invio ai pazienti di un promemoria via call o sms per ricordare la data dei controlli: dopo il prelievo, l’infermiere provvederà a trasportare i campioni al laboratorio analisi che li processerà e il risultato sarà trasmesso allo specialista che definisce la periodicità del prelievo domiciliare, apportando le modifiche necessarie.
«Attualmente sono in cura nel nostro Centro circa 100 pazienti affetti da Leucemia Mieloide Cronica – ha spiegato il direttore della UOC Ematologia dell’Annunziata dr Massimo Gentile – ed in casi selezionati – 5 al momento - è possibile sospendere il farmaco con successo, ma quando ciò si verifica il monitoraggio dei pazienti è essenziale. Questo programma ci consente di avere un maggiore controllo dei soggetti guariti attraverso la telemedicina riducendo, in maniera sensibile, i disagi e assicurando loro una qualità di vita migliore e in totale sicurezza».