San Demetrio: l’arciprete Quartarolo riceve in dono la Cronotassi della parrocchia, opera di Bugliaro
L’opera raccoglie l’elenco ordinato cronologicamente degli arcipreti, dei sacerdoti di rito latino, greco-bizantino e dei coadiutori della parrocchia di San Demetrio Megalomartire. Un prezioso dono fatto alla comunità parrocchiale e un utile strumento per conoscere il passato
SAN DEMETRIO CORONE - Un prezioso dono fatto alla comunità parrocchiale e un utile strumento per conoscere il passato, remoto e prossimo, che aiutano e stimolano le nuove generazioni a comprendere la storia della propria identità sociale ed ecclesiastica.
La Cronotassi, ossia l’elenco ordinato cronologicamente degli arcipreti, dei sacerdoti di rito latino, greco-bizantino e dei coadiutori della parrocchia di San Demetrio Megalomartire, è stata donata la vigilia della festa patronale del 26 al parroco della comunità, l’arciprete Andrea Quartarolo.
Autore dell’interessante lavoro è il dottor Salvatore Bugliaro, prolifico autore di pubblicazioni sulla storia calabro-albanese in generale e sandemetrese in particolare, grazie al quale il mosaico della identità culturale locale negli anni si è appropriato di tasselli importanti.
La Cronotassi proposta da Bugliaro si compone di quattro sezioni.
La prima comprende l’elenco dei cappellani della stessa chiesa che è stata edificata agli inizi del Seicento, la seconda contiene l’elenco degli arcipreti a partire dal 1622, la terza unità è dedicata all’elenco dei sacerdoti di rito latino che si sono succeduti dai primi anni del ‘600 fino alla seconda metà dell’800, la quarta sezione comprende l’elenco dei sacerdoti coadiutori fino ai giorni nostri.
Per ognuno dei cappellani, degli arcipreti e dei sacerdoti sono strati evidenziati il luogo di nascita e di morte con relativo anno e l’eventuale condizione matrimoniale del sacerdote.
Ad arricchire il lavoro che ricostruisce il percorso della storia ecclesiale di S. Demetrio Corone sono state inserite diciotto fotografie, di arcipreti e sacerdoti coadiutori a partire dalla seconda metà del secolo XIX, fornite da Demetrio Marchianò, appassionato di fotografia digitale.
(fonte Adriano Mazziotti)