Dai banchi di scuola al lavoro, nuove opportunità per i ragazzi dell’Aletti di Trebisacce
Dopo i progetti di alternanza scuola-lavoro, arrivano le prime proposte di assunzione per la prossima stagione turistica ai massimi livelli. Costanza: «Sempre alla ricerca di nuove e importanti partnership»
TREBISACCE - Dieci giorni per scommettere sul proprio futuro. L’Istituto “Ezio Aletti” continua a scommettere sui propri allievi giocandosi l’asso nella partita del PCTO, già Alternanza Scuola-Lavoro. Le Classi 5 H e 5 I della Sezione di Enogastronomia sono protagonisti dell’edizione 2021 del Progetto “Work Experience” e già per qualcuno arrivano le prime proposte di assunzione per la prossima stagione turistica ai massimi livelli.
Il Progetto in questione è assai ambizioso. L’Aletti, in tandem con alcune delle più importanti Agenzie di formazione regionali quali la NEMESI ACES e l’Accademia delle Tradizioni Gastronomiche di Calabria, completa le ore dello stesso PCTO d’Istituto occupando per ottanta ore, ovvero appunto dieci giorni, gli allievi delle Classi terminali di Enogastronomia presso delle strutture dell’eccellenza calabra quali il “President Hotel” e l’Europa Hotel di Rende nonché il Villaggio “Capo Sperone” di Palmi. Il tutor dell’iniziativa è il dottor Raffaele Pallone, figura ormai di riferimento per quel che concerne simili iniziative.
Le ragazze e i ragazzi partecipanti sono stati informati e organizzati dalla docente professoressa Manola Simone che, nell’occasione, si è avvalsa della preziosa collaborazione del collega professor Salvatore Noia, responsabile della Funzione Strumentale dell’Inclusione.
Già per tre allievi facenti parte della particolare “trasferta” dell’Aletti si sono aperte le porte d’oro dell’apprendistato professionale, con tanto di possibile offerta lavorativa per il periodo immediatamente seguente ai prossimi Esami di Stato.
«Si è trattato di un importante sforzo organizzativo e prima ancora progettuale ma siamo certi che ne sia valsa la pena - commenta il Dirigente Scolastico, Alfonso Costanza - Noi pensiamo che le attività di PCTO debbano davvero servire a “qualcosa” di concreto e di positivo. Per questo cerchiamo di continuo nuove e importanti partnership, nell’ottica di andare oltre le sole programmazioni disciplinari e, ancora di più, oltre i confini locali. Con scommesse del genere si può provare davvero a costruire una scuola utile per i giovani e per il territorio. Su questa strada sicuramente continueremo a procedere con i nostri fantastici allievi che sono entusiasti di questo tipo di scelte».