Cosenza, l'Annunziata conquista il primo posto nel programma Star
Al Stewardship e Antibiotico-Resistenza hanno partecipato 30 farmacisti ospedalieri, provenienti da tutte le Regioni. Ha vinto progetto del dottor Urso, Dirigente Farmacista dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza
COSENZA – L’Azienda ospedaliera di Cosenza conquista il primo posto nella prima edizione di STAR (Stewardship ed Antibiotico-Resistenza), un programma di formazione manageriale promosso dalla Scuola di Management della Bocconi e dalla Società Italiana di Terapia Antinfettiva (SITA) presieduta dall’ Infettivologo Matteo Bassetti.
Il programma, che si è sviluppato nell’arco di sei mesi, ha visto la partecipazione di 30 Farmacisti ospedalieri, provenienti da tutte le Regioni, impegnati in tre giornate di formazione e tre seminari frontali e successivamente nella realizzazione di progetti sul campo.
Obiettivo: rafforzare le competenze della figura del farmacista ospedaliero, così che possa dare un contributo sempre più attivo nella gestione delle infezioni, contrastando il rischio di resistenze dei superbatteri alle molecole attualmente in uso e utilizzando al meglio le nuove terapie antibiotiche.
Tra i 19 lavori presentati ha vinto il progetto del dottor Filippo Urso, Dirigente Farmacista dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza.
Il progetto calabrese dal titolo “Valutazione e analisi percettiva dell’attività del Farmacista Ospedaliero nell’Antimicrobial Stewardship (AS)”, ha analizzato la percezione che hanno dell’attività del farmacista ospedaliero, nella gestione delle infezioni, varie figure professionali in prima linea in questo settore, e ha individuato azioni di miglioramento, nell’interazione con i reparti.
«L’indagine – ha spiegato il dottor Urso - ha coinvolto i team in prima linea nella gestione delle infezioni (UOC Malattie Infettive, Medicina Interna, Microbiologia e Virologia, Geriatria e Rianimazione) – e 57 clinici. È emerso che il 90% dei clinici è disposto a effettuare le scelte terapeutiche con il supporto di un Farmacista Ospedaliero con background adeguato. Inoltre i clinici hanno evidenziato come un farmacista potrebbe supportare il clinico nella valutazione dell’utilizzo di terapie innovative, come ad esempio gli antibiotici long-acting integrando i dati di costo con i risultati clinici, in un’ottica di valutazione dell’intero percorso del paziente».
L’antibiotico-resistenza è una delle minacce più gravi e insidiose: la Review on Antimicrobial Resistance ha stimato che, nel 2050, nel mondo le infezioni batteriche causeranno circa 10 milioni di morti all'anno, superando ampiamente quelli per tumore (8,2 milioni), diabete (1,5 milioni) o incidenti stradali (1,2 milioni) con una previsione di costi che supera i 100 trilioni di dollari.
Da qui l’esigenza di un approccio integrato alla problematica e la necessità di rafforzare il sistema di gestione, controllo e monitoraggio all’interno delle strutture ospedaliere, anche attraverso i team di stewardship ospedaliera nei quali il farmacista dia il suo contributo svolgendo così un ruolo attivo nel miglioramento della rete di monitoraggio, interconnessa con gli attuali sistemi di sorveglianza microbiologica.