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Pesca a Co-Ro: «È tempo di speranza. Assicuriamo un futuro alla pesca artigianale»

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CORIGLIANO-ROSSANO - Il mare di fine agosto sul litorale ionico annuncia il cambio di stagione, l’estate sta finendo, ma è anche un fiorire di colori, di acqua azzurra e trasparente. Ma tra crisi, miti e leggende del nostro litorale si può continuare ad avere fiducia nel Comune di Corigliano-Rossano? Possiamo alimentare la fiammella della speranza nel Comune unico per un futuro diverso per la piccola pesca artigianale? Osservando il nuovo Comune dal mare parrebbe di no.

Come si può alimentare la speranza nel futuro, considerando l’appiattimento gestionale con varie défaillance? A fine estate è tempo di bilanci, ma anche di speranza. E a parere di Salvatore Martilotti -  presidente del ”Comitato Pescatori Calabria” -  per lasciarsi alle spalle la brutta emergenza sanitaria da covid-19 e superare la frammentazione gestionale 2014/2020 del Gruppo d’azione costiera (Flag) del nostro litorale,  per la pesca artigianale di Corigliano-Rossano, per evitare ritorni al proprio campanile, sarebbe opportuno risvegliare il “protagonismo territoriale” dei tanti “cittadini attivi”, al momento dormienti, che hanno contribuito alla fusione di uno dei territori più rilevanti per storia, cultura, tradizioni, economia (in particolare agroalimentare) e occupazione della nostra Regione. Tuttavia, per “uscire dal torpore estivo e non solo”, bisognerebbe invertire rotta per cercare di navigare verso il futuro.

Ma per attivare questo processo, per alcuni aspetti inedito, sono sufficienti le “sole scampagnate musicali con la chitarrella” nel borgo marinaro? Per quanto possono essere generose e interessanti certe iniziative, - continua Salvatore Martilotti - per dare un senso al processo fusionale bisognerebbe dare priorità a sviluppo economico e occupazione per garantire un futuro alla pesca artigianale anche per garantire il ricambio generazionale. Il Comune unico, per rappresentare un investimento “sicuro” per il futuro, nella prossima programmazione UE 2021/2027, dovrebbe creare le migliori condizioni gestionali nell’utilizzo delle risorse dell’Unione europea programmando inedite prospettive di sviluppo inter-settoriale.

Ma per armonizzare le politiche di sviluppo dell’economia costiera in una logica di inter-settorialità è prioritario mettere la prua in direzione della valorizzazione delle risorse del mare con al centro una categoria, i pescatori, fortemente radicata sul nostro litorale. L’obbiettivo dovrebbe essere quello di far decollare con il nuovo Feampa, il  “Flag Corigliano-Rossano” attuando tutte le misure di intervento che hanno una buona dotazione finanziaria, e che fino ad oggi sono state sperperate per non aver ottenuto nessuno risultato di rilievo per lo sviluppo economico e l’occupazione.

Evitiamo altre dispersioni di risorse pubbliche, compreso quelle fino ad oggi “scippate” al nostro territorio. Invertiamo rotta che, a nostro parere, significa mettere insieme competenze, professionalità e management per assicurare un futuro di sviluppo all’economia costiera in modalità inter-settoriale puntando sulla costituzione di un “Consorzio di gestione della pesca costiera artigianale”, ma anche sulla identità della pesca di questo litorale. Il nuovo Comune di Corigliano-Rossano può consentire di dare ai cittadini di questa “Città territoriale” risposte concrete se il mare e la fascia costiera diventano motore di sviluppo.

Ma diventa anche fondamentale avere risposte concrete dalla Regione nell’utilizzo dei fondi UE legati al mare e alla pesca per il terzo Comune per abitanti della Calabria. Con gli strumenti della programmazione comunitaria messi a disposizione, a partire dal decollo del Gruppo di Azione Costiera “Flag Corigliano-Rossano”, il Comune potrebbe avere una opportunità in più per governare questo processo di cambiamento guidandolo verso un nuovo modo di guardare al mare e alla fascia costiera come grande opportunità di sviluppo e occupazione.

Tuttavia, è vero, in giro c’è molta confusione, ma noi – conclude Salvatore Martilotti - confidiamo nelle Istituzioni locali per riportare al centro dell’attenzione politica ed amministrativa il mare, la fascia costiera, l’ambiente ma anche i pescatori costieri artigianali insieme a strumenti strategici come i Flag (Gruppo di Azione Costiera) per dare centralità al territorio e gestire, non da comparse, ma da protagonisti i fondi comunitari a partire dal nuovo Feampa che, come nelle passate programmazioni, quasi sicuramente sarà gestito dalla Regione.

Ma che, con nostro grande rammarico, fino ad oggi mostra solo il volto della propaganda elettorale e, nei fatti, dimostra di essere impassibile di fronte alla nuova realtà di Corigliano-Rossano, strategica per lo stesso futuro della Calabria. L’esempio più eclatante, nel corso della programmazione che sta per concludersi, è non aver elevato a Flag il Comune con la maggior estensione litoranea della Calabria e, soprattutto, viene il mal di pancia, a pensare che la sola Schiavonea e l’ex-comune di Corigliano Calabro hanno i parametri comunitari di gran lunga più significativi di tutti i Comuni costieri della nostra regione per essere riconosciuto “Gruppo di Azione Costiera”.

Veronica Gradilone
Autore: Veronica Gradilone

26 anni. Laurea bis in Comunicazione e Tecnologie dell’Informazione. Mi piace raccontare le storie, non mi piace raccontare la mia