Cisl Fp: «Arrivano le elezioni e si ricordano dei precari dell’Azienda Calabria Lavoro»
I sindacalisti Spinelli e Giordano: «Bisogna dare risposte. È necessario un serio impegno politico, slegato dalle esigenze elettorali del momento»
CATANZARO - «Salutiamo positivamente questo improvviso interesse di qualche sigla sindacale nei confronti di una parte dei Lavoratori precari di Azienda Calabria Lavoro, “esploso”, guarda caso, nel periodo ferragostano e a due mesi dalle elezioni regionali. Ci auguriamo, comunque, che l’interesse si estenda a tutti i Lavoratori di questa Azienda e non solo ad una parte di essi».
È quanto scrivono in una nota stampa congiunta Giuseppe Spinelli, segretario aziendale della Cisl Fp Giunta Regione Calabria e Luciana Giordano, segretaria generale della Cisl Fp Calabria.
«Com’è noto, purtroppo – continuano - all’approssimarsi di ogni competizione elettorale va in onda il solito siparietto che vede candidati e politici promettere di tutto. E quando a rendersi attore di tali condotte sono gli stessi soggetti che, visto il ruolo rivestito, avrebbero potuto intervenire in tempi non sospetti per affrontare e risolvere i problemi, o comunque per dare risposte concrete ai Lavoratori e a tutte le Sigle sindacali che da sempre sono impegnate su questa vertenza, allora lo spettacolo diventa davvero miserevole. La nota diventa ancora più stonata quando a rendersi co-protagonista di questo teatrino è qualche Organizzazione sindacale che non sempre è stata impegnata ai vari tavoli negoziali tecnici e politici tenuti su questa problematica e in più di un’occasione ha addirittura disertato riunioni ed assemblee dei Lavoratori».
«La CISL FP Calabria – spiegano - è da sempre convintamente in prima linea per sostenere le ragioni e le legittime aspettative dei lavoratori e dei precari di Azienda Calabria Lavoro, a differenza dei “salvatori della patria” dell’ultima ora, che non hanno palesato in passato la stessa convinzione e non hanno mai espresso posizioni nette e chiare. Tante le note, le richieste di incontro, le denunce e le proposte presentate dalla Federazione regionale del pubblico impiego della CISL per sollecitare un dibattito serio e concreto sulla questione annosa del precariato storico orbitante in Regione Calabria, finalizzato all’individuazione di soluzioni percorribili. Ecco perché l’improvviso “risveglio” di qualche Sigla sindacale finora piuttosto dormiente suscita qualche perplessità».
«Per non parlare poi, - incalzano - del deplorevole comportamento di chi istituzionalmente avrebbe dovuto convocare un tavolo tecnico/politico con tutti i Soggetti titolati a partecipare al confronto e con tutte le Parti sociali e invece ha scelto di tenere riunioni riservate a un solo soggetto sindacale. Lasciando così irrisolti i nodi intricati emersi nel corso della riunione tenuta in videoconferenza con i diretti interlocutori istituzionali (il Commissario di ACL, Dr. Felice Iracà e il DG del Dipartimento Lavoro, Dr. Roberto Cosentino), con i quali è in itinere da mesi ed in fase avanzata un serio confronto finalizzato a superare le problematiche dell’Azienda in questione».
«Bisogna dare risposte ai Lavoratori precari, sulla cui testa pende la scadenza a fine anno dei contratti di lavoro e al personale precario a metà, che ha un rapporto di lavoro a tempo indeterminato part t-time a 18 ore ma che ha una convenzione in scadenza per le restanti 18 ore. Un coacervo di situazioni complesse ma non impossibili di districare. È necessario un serio impegno politico, slegato dalle esigenze elettorali del momento, che metta al centro di ogni ragionamento le possibili Funzione Pubblica soluzioni individuabili, in base al contesto normativo in vigore, per i vari bacini di Lavoratori presenti in ACL. Ma serve, innanzitutto, liberarsi da forme di individualismo fazioso e lavorare per perseguire l’obiettivo in un clima di autentica unità sindacale. In gioco c’è il futuro personale e lavorativo di Dipendenti che hanno un elevato curriculum professionale, atto a garantire finalmente quella qualità professionale tanto indispensabile alla Pubblica Amministrazione calabrese. Smettiamola, dunque, con le strategie politico/sindacali dell’ultima ora e impegniamoci tutti assieme a restituire dignità e stabilità professionale a questi Lavoratori» concludono.