«Continua l’emergenza sanitaria di via Cerasaro nel centro storico rossanese»
È quanto denunciano i cittadini: «Non è stato fatto nessun intervento risolutivo. Anzi situazione peggiorata (discarica abusiva, immobile a rischio crollo, odori nauseabondi ecc)»
CORIGLIANO-ROSSANO – «Continua e d’estate si aggrava la vergogna di via Cerasaro nel centro storico di Rossano. Senza alcun intervento risolutivo da parte di nessuno, a partire dagli uffici comunali ambiente e servizi sociali, letteralmente sordi, ciechi e latitanti rispetto ad una fotografia di inciviltà, di impunità e di inerzia dell’istituzione pubblica locale. Tutto ciò accade, giovi ribadirlo, ad oltre 2 anni dall’incendio del 24 giugno 2019 che ha distrutto e messo a rischio un intero immobile e dalle prime e poi numerosissime denunce a tutte le autorità ed istituzioni coinvolte e competenti, in primis l’Amministrazione Comunale di Corigliano-Rossano; e nonostante gli ultimi sopralluoghi di oltre un mese fa, sollecitati solo dall’evidenza mediatica del caso ed effettuati sia dalla Protezione Civile sia dai responsabili della manutenzione comunale che hanno confermato, tra le altre cose, lo stato di grave rischio e di emergenza igienico-sanitaria. Siamo all’anarchia ed alla totale incapacità di gestire l’ordinaria amministrazione».
È quanto si legge in un comunicato stampa di Lenin Montesanto che così continua: «Ad oggi, dalla evidenza immutata anzi aggravata dello stato dei luoghi (discarica abusiva, immobile a rischio crollo, cani randagi chiusi che tentano di uscire dalle finestre rotte, odori nauseabondi provenienti da due immobili, illegalità e non conformità diffuse, etc) a poche centinaia di metri dalla Caserma dei Carabinieri, dalla Polizia Municipale e dalla sede rossanese del Municipio, in piazza SS.Anargiri».
«Non risulta esser stata mai emessa – incalza - o comunque eseguita una semplicissima ordinanza di ripristino delle minime condizioni di igiene e salubrità; non risulta alcun intervento pubblico di messa in sicurezza a tutela dell’incolumità pubblica dell’immobile; non risulta esser stato effettuato alcun sopralluogo da parte di uffici e responsabili dei servizi sociali di questo comune».
Lenin Montesanto annuncia di «aver dato mandato ai propri legali di fiducia per procedere, in aggiunta alla denuncia per omissione d’atti d’ufficio all’ente, ad una ulteriore denuncia nei confronti del Sindaco quale massima autorità sanitaria locale e fa appello a tutti gli ex sindaci della Città a far pervenire all’attuale Esecutivo cittadino anche soltanto una bozza di ordinanza per emergenza igienico-sanitaria eseguita in passato in casi analoghi, in modo che gli attuali uffici ed amministratori possano fare un copia-incolla».